A tempo di record i locali del Complesso Monumentale San Pietro a Marsala sono stati affittati. Il Comune ha fatto tutto veloce.
La giunta guidata dal sindaco Adamo aveva deliberato di dare in affitto alcuni locali del prestigioso San Pietro. Locali che erano rimasti vuoti e che secondo le indicazioni dell’amministrazione dovevano essere concessi ad associazioni, enti, società o privati cittadini con l’intento di mantenere comunque l’aspetto culturale nell'attività che si sarebbe andata a fare. Anche se nelle indicazioni sono previste attività con fini di lucro. Nella delibera di giunta del 31 ottobre scorso era stato fatto intuire che la volontà di affittare San Pietro proveniva da fuori il Comune. Insomma che l'amministrazione aveva ricevuto una proposta esterna.
E qualche giorno fa si è tenuta la gara. I locali da dare in affitto in totale erano cinque, in un posto molto ambito, dove si possono fare tante cose interessanti. Ci si aspettava un gran numero di offerte, magari, ma invece no. Anche questa volta l’avviso pubblico non è stato accolto da associazioni e privati. Infatti è arrivata soltanto un’offerta. E’ quella della Umsi Srl, Università della musica e dello spettacolo internazionale. La base da cui dovevano partire le offerte era di 8.018,17 euro per l’affitto annuale. L’Umsi ha presentato un offerta con un rialzo del 10% aggiudicandosi i locali a un canone annuo di 8.821, 81. (Qui il verbale di gara).
Ma cos’è l’Umsi? E’ una specie di ente di formazione, anche se si chiama università. Ha sede legale a Melito di Napoli (NA). Nel suo statuto si legge che “la società ha per oggetto l'attività di didattica, ricerca e alta formazione artistica nella musica, nel canto e nello spettacolo tanto da consentirne la diffusione e lo sviluppo in Italia ed all'estero; la gestione e l'organizzazione degli spazi delle associazioni, accademie, licei, università, conservatori, scuole di musica, canto e spettacolo sia in Italia che all'estero; la gestione, organizzazione e rivalutazione delle sale e degli spazi teatrali e cinematografici, nonchè di sale prova, sale concerti, sale di registrazione, discoteche, discobar, pub, e tutti quegli spazi adibiti o utili alla promozione di eventi culturali, musicali, e di ogni forma d'espressione artistica”.
Amministratore unico della società è una vecchia conoscenza di Marsala, il maestro Ciro Barbato. Che a Marsala ha organizzato, durante la prima estate dell’amministrazione Adamo, l’Italia Music Award, senza S. Si perchè allora ci fu tutta una polemica su questa manifestazione e l’altra, Italia Music Awards (con la S). Insomma non si capiva chi era tarocco o no. E Barbato se la prese con Marsala.it con diverse lettere e tanti punti esclamativi. Barbato è uno dal “gran talento”, non si scherza, lo si legge anche in un suo curriculum online. Caratteristiche particolari: gran talento. A Marsala la Umsi ha organizzato in primavera anche un incontro di orientamento per il Corso di Laurea Triennale in Musica, Spettacolo, Scienza e Tecnologia del Suono. Il tutto sotto l’effige Polisa Umsi. Siamo sempre lì, sono partner in questi tipi di progetti. La Polisi (Politecnico internazionale “scientia et ars”) ha sede a Vibo Valentia. L’Umsi a Marsala è partner della scuola di musica Carpe Diem, delle associazioni Bottega Sonora e Drum Academy. Con Polisi, e queste altre associazioni e scuole di musica la Umsi ha ottenuto i locali a San Pietro che, come dicevamo, verranno pagati 8.800 euro l’anno.
All’apertura delle buste non c’era Ciro Barbato, che è amministratore della Umsi, ma Roberta Caly. In quei locali di San Pietro ci faranno dei corsi di musica a questo punto. A maggio, quando è stata fatta quella giornata di orientamento, però, si parlava di un corso di lezioni di canto leggero che si sarebbe dovuto organizzare per il mese d’ottobre, ma che ancora non c’è stato. Si tratta di questo?
Probabile, anche perchè all’Umsi di Barbato dovrebbero andare tutti i locali messi all’asta. Ossia: un vano al piano terra con annesso ripostiglio e disimpegno, e quattro vani al primo piano, oltre corridoi, hall, sala multimediale arredata e servizi sanitari da utilizzare in comune con l’Amministrazione.
La Umsi, con la firma del contratto, che avrà durata di 6 anni, dovrà affrontare poi le spese per la manutenzione orddiinaria dei locali, e le spese di pulizia, acqua, energia elettrica e utenza telefonica. Le condizioni per la concessione sono: utilizzare i locali solo per le finalità per cui è stata ottenuta la concessione, segnalare tempestivamente al Comune eventuali danni ai locali, non trasformare i locali abbattendo pareti o facendo altri lavori (anche di miglioramento), tenere un comportamento consono nel rispetto dell’immagine della struttura, essere reperibili, avere materiale sanitario e di primo soccorso. Infine bisogna stipulare apposita polizza fidejussoria anche annuale e per tutta la durata del contratto d’importo pari a 516. 457 euro per “responsabilità civile verso terzi”. Non finisce qui. Perché bisogna stipulare un’altra fidejussione da 250 mila euro a favore del Comune per danni, non imputabili a normale usura, arrecati alla struttura, agli impianti, agli arredi, e alle attrezzature.
Queste le condizioni che l’unica partecipante alla gara ha accettato. Resta il fatto che l’ennesimo avviso pubblico del sindaco Adamo fa fiasco. Come è successo per la concessione delle aree per i chioschi. Dovevano dare una spinta all’occupazione giovanile, invece è arrivata una sola offerta per un chiosco a Villa Cavallotti.