Sagra della busiata. A Salemi si litiga anche per un piatto di pasta...
Se ancora ce ne fosse stato bisogno, ecco un altro emblematico episodio di come vanno le cose a Salemi.
Se ancora ce ne fosse stato bisogno, ecco un altro emblematico episodio di come vanno le cose a Salemi.
Diversi incendi hanno colpito Salemi venerdì pomeriggio.
La visione della mostra conferma il titolo che le è stata data. Raramente, chi è abituato a seguire eventi di questo tipo, viene avvinto da una strana magia mista ad una inspiegabile nostalgia.
Come nelle migliori tradizioni musicali bandistiche pugliesi anche la Città di Salemi può vantare la presenza attiva di ben due complessi di ottimo livello.
Si è tenuta ieri l’altro all’Ospedale di Salemi “Vittorio Emanuele III” ( in tema di riforme, nessuno pensa a cambiare questa strana questa intitolazione al re napoletano-savoiardo e per giunta fuggitivo, considerato anche che la cittadina...
Se il livello di partecipazione civica degli abitanti di una cittadina si dovesse misurare dal numero di associazioni che operano in una comunità, la palma andrebbe senza alcun dubbio a quelli di Salemi.
La Corte d’Appello di Palermo, su segnalazione dei carabinieri di Salemi, ha revocato l’obbligo di firma e disposto gli arresti domiciliari per il sorvegliato speciale Leonardo Di Maria, 70enne
Cibo, musica e balli in occasione della seconda “Sagra du Pani ca’ sasizza” che si terrà questa sera, a partire dalle ore 20, in Piazza Libertà, nel centro storico di Salemi.
“Non credete alla riabilitazione. Chi è stato in carcere deve assistito da un centro sociale. Non si guarisce certo frequentando persone oneste, ma diventando onesti”.
asi distrutti, il cancello d'ingresso divelto, forzate le porte degli uffici, danneggiate suppellettili e infine escrementi sulle scrivanie e su alcune opere d'arte custodite nel cortile.
La Basilichetta bizantina paleo-cristiana, pur se infestata da sterpaglie e i cui lavori di restauro non sono ancora stati collaudati per un disguido (sic) tecnico, continua, a quanto pare, ad emanare dopo millenni i suoi influssi iconoclastici.
Erano i tempi della “rivoluzione”, quella che Bellario, collaboratore di Toscani, nell’ebbrezza della vittoria, aveva paragonato all’impresa fiumana del D’Annunzio la presa di Salemi da parte di Sgarbi, novello Vate dei talk shows televisivi.
Intangible Cultural Heritage, ovvero Eredità Immateriali Culturali. Non di un trattato di estetica stiamo parlando, ma della Convenzione, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003, che si prefigge la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale in qualsiasi angolo del nostro pianeta.
Da sempre è stato così. Da Saddam Hussein a Muammar Gheddafi, tra gli ultimi. Quando i regimi crollano, l’iconoclastia è d’obbligo.