Si dimette il dottor Antonino Barresi. Dopo nove mesi dalla propria nomina come assessore al bilancio, un nuovo incarico presso la Corte di Giustizia Tributaria di Palermo lo ha portato a decidere di lasciare la giunta del sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini.
Il primo cittadino, dalla sua pagina social, ha espresso “apprezzamento per il grande impegno che Antonio ha messo in questi mesi al servizio della nostra comunità”.
“Dobbiamo essere grati a lui – ha aggiunto - se il comune si è avviato con passo sicuro verso il processo di digitalizzazione e verso un miglior apporto tra il fisco comunale e la cittadinanza”.
Adesso è probabile che il nuovo assessore non sia più un tecnico, ma un politico proveniente da Forza Italia.
All’ex assessore, che ha comunque assicurato al sindaco la propria collaborazione, almeno fino a quando non verrà assorbito totalmente dal suo nuovo incarico lavorativo, abbiamo rivolto delle domande.
A parte l'agio che dall’8% scenderà all’1%, quale altro vantaggio concreto comporterà la riscossione dei tributi affidata direttamente all’Agenzia delle Entrate?
L’agio non sarà previsto. Quell’1% è relativo agli oneri di postalizzazione. In ogni caso si tratta comunque di percentuali sul riscosso, nel senso che non sono spese a carico dell’utente. Oltre al risparmio per le casse comunali, siamo di fronte ad una pubblica amministrazione che certamente un domani non si rifiuterà di restituire le banche dati al comune, come invece è accaduto con diverse ditte private che si occupavano della riscossione. Inoltre, quest’eventualità sarà impedita dalla completa digitalizzazione del comune, che comporterà anche una certa facilità di accesso alla rateizzazione: con lo Spid o comunque con l’identità digitale, accedendo al proprio cassetto fiscale, il cittadino può visionare la propria situazione debitoria e scegliere anche quali debiti rateizzare.
E’ significativo il numero di coloro che hanno scelto di rateizzare?
Purtroppo non abbiamo assistito ad un boom. Questo a causa di quel 25% del totale da versare subito in acconto. Ma sta per essere fissata una percentuale molto più bassa, proprio per consentire a tutti di poter accedere alle rateizzazioni.
Il sindaco Lentini ha recentemente annunciato di aver modificato il regolamento secondo il quale chi riceveva il pignoramento non poteva fare la rateizzazione. Ciò non comporta il rischio che sempre meno persone/aziende scelgano di rateizzare il debito, dal momento che possono sempre farlo anche dopo che è scattato il pignoramento?
La legge 602 del 1973 dice espressamente che anche chi ha ricevuto un pignoramento può rateizzare. Diversamente, chi non ha pagato perché è in difficoltà, si vedrebbe il conto bloccato. Insomma, ci troveremmo di fronte ad aziende che falliscono e che quei tributi non li pagheranno mai. Attenzione, questo non si traduce in un buon passaggio inconcludente: se dopo aver pagato la prima rata, il debitore non paga le successive, il pignoramento sarà inevitabile e non si potrà più tornare indietro.
Il suo contributo ha prodotto davvero un cambiamento di rotta in grado di risolvere i problemi legati al debito, oppure, senza il dottor Barresi tutto tornerà come prima?
Decenni di mala gestione non possono essere risolti in sei mesi. E nemmeno in due anni. Ma credo che ormai il solco sia segnato. Tornare indietro sarebbe un grosso problema per l’intera città. Nessuno ha questa intenzione.
Rifarebbe quest’esperienza?
Assolutamente si. A me dispiace lasciare le cose a metà, ma non avrebbe avuto senso fare l’assessore fantasma, per una questione di rispetto nei confronti del sindaco, dell’amministrazione e della città.