
L'autopsia sulla salma di Messina Denaro. Le reazioni alla notizia della morte
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Molto spazio sui siti internazionali per la notizia della morte del boss Matteo Messina Denaro, avvenuta nella notte all'ospedale dell'Aquila dove era ricoverato, in una stanza blindata, a causa dell'aggravarsi della sua malattia. "Mafia boss 'Diabolik' muore in custodia", titola la CNN.
"Matteo Messina Denaro, 'ultimo capomafia' della mafia siciliana, muore dopo una lunga malattia", scrive The Guardian. El Pais spagnolo: "Muere en prisión el capo de la Mafia Matteo Messina Denaro". E la BBC: "Messina Denaro: Notorious Italian Mafia boss dies".
La Reuters pubblica in homepage la foto dell'arresto dello scorso gennaio con il boss tra due carabinieri, "Jailed Italian Mafia boss Messina Denaro dies".
“Per me oggi è una giornata particolare e voglio parlare da familiare, da cognato di Fabrizio Nencioni, ancor più che da presidente dell'associazione delle vittime dei Georgofili. Matteo Messina Denaro è morto. Il rammarico è che non ha parlato e non sapremo mai la verità. L'altro rammarico è che non ha scontato neanche un giorno di carcere duro”. È quanto ha dichiarato Luigi Dainelli, presidente dell'associazione delle vittime dei Georgofili, dopo la morte del boss di Cosa Nostra.
“La verità sulle stragi è rimasta sospesa, ecco il mio dispiacere – ha aggiunto -. Non si saprà mai la verità. Per cui tutti i sospetti che hanno avuto i magistrati che hanno indagato sui Georgofili, tutti i sospetti che abbiamo avuto noi rimarranno tali”. “Io verso di Matteo Messina Denaro non ho sentimento – ha concluso -. Sento indifferenza, non certo odio. Questo perché l'odio è un sentimento che comunque bisogna spendere e lui è un mostro, per cui non merita che io dica che sentimenti provo. Non sono sorpreso della morte perché era un malato terminale, quindi è un epilogo scontato”.
La Procura de L’Aquila, di concerto con quella di Palermo, ha disposto l’autopsia sulla salma di Matteo Messina Denaro. Il boss è deceduto poco prima delle 2 a causa di un tumore al colon. L’autopsia verrà eseguita nell’ospedale del capoluogo dell’Abruzzo.
Il corpo del mafioso si troverebbe ora in uno dei sotterranei dell’obitorio dell’ospedale aquilano che dista non più di cento metri dalla camera-cella nella quale era ricoverato dallo scorso 8 agosto. Fuori dall’obitorio qualche telecamera, pochi fotografi e pochi giornalisti, ma una presenza compatta di tutte le forze dell’ordine. Non ci sono curiosi, ma solo addetti ai lavori a presidiare l’ingresso dell’obitorio. Nelle prossime ore sarà possibile capire la destinazione della salma che è a disposizione dell’autorità giudiziaria di Palermo.
“Ora si scrive la parole fine su colui che per 30 anni ha provocato ferite profondissime e mortali non soltanto nella nostra provincia – ha commentato il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione -. La morte, comunque, rappresentando la conclusione della vita terrena, pone ogni uomo davanti la giustizia divina. Lo Stato ha rispettato la Costituzione garantendo le massime cure al boss per salvargli la vita, nonostante l’indignazione del popolo italiano per la discriminazione rispetto alla qualità di trattamento con altri malati dello stesso tipo”.

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