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10/03/2023 06:00:00

Diga Trinità, l'acqua c'è ma si butta in mare. Si spera di aumentare la portata dell'invaso

Forse c’è qualche speranza, dopo la riunione in Prefettura a Trapani, di invasare più acqua alla Diga Trinità e servire tramite il Consorzio di Bonifica “Trapani 1” gran parte dell’agricoltura trapanese. Purtroppo, lo scorso anno, come nel 2015 e come già accade da tantissimi anni, ormai, il problema della Diga di Castelvetrano, che non riesce trattenere l’acqua necessaria per l’agricoltura di una buona fetta della provincia di Trapani, è un qualcosa che ha radici lontane.

Per portarvi qualche esempio, lo scorso 4 giugno del 2022, su Tp24 davamo spazio a questo articolo: “Crisi idrica e diga Trinità sempre aperta”, con l’appello alle Istituzioni di diversi presidenti di cantine vinicole allarmati dalla siccità e dai rischi di una crisi irreversibile per i tantissimi agricoltori. Un mese dopo, a luglio 2022, - come qualche giorno fa - si tenne una riunione in Prefettura, convocata al fine di individuare possibili soluzioni alla grave crisi di approvvigionamento idrico agricolo segnalata dai sindacati CGIL, CISL e UIL, nonché dalle associazioni di Categoria CIA, Confagricoltura e Coldiretti.

Ma andando più indietro nel tempo, vi portiamo, addirittura, al febbraio 2015, a Petrosino presso la C.I.A. si svolgeva un’assemblea pubblica di agricoltori, proprio sul tema dell’approvvigionamento idrico dovuto al problema della Diga Trinità e alla rete fatiscente.

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<p style=Un problema, quello della Diga Trinità che va avanti si può dire fin dalla sua nascita, quasi 70 anni fa. Problemi di cui la politica ha sempre discusso e mai risolto. La diga, tra l’altro, non è mai stata collaudata e proprio per questo e per problemi strutturali che nel tempo si sono determinati, non si riesce ad invasare oltre i 2 milioni di metri cubi di acqua contro i 6 milioni necessari per l'agricoltura. 

Al NORD la siccità, al SUD l'acqua c'è ma si butta in mare... - Il fatto paradossale è che, mentre nelle regioni del Nord continua a non piovere, con fiumi e laghi prosciugati, fatto che determinerà gravi conseguenze per il comparto agricolo, al Sud e in Sicilia, invece, sta piovendo durante il corso dell’inverno, ma gli agricoltori sono ugualmente disperati, come quelli del Nord, per l’incapacità di gestire gli impianti irrigui che non danno l’apporto necessario al territorio, sprecando quell’acqua che abbiamo e che non sappiamo trattenere e utilizzare come si dovrebbe. Tra due mesi, i terreni saranno secchi, le olive rimarranno piccole e se non si irrigano uliveti e vigneti, ciò causerà un grave danno per il prossimo raccolto.

Le acque del fiume Delia/Arena finiscono in mare - Come si vede nel filmato qui sotto, le acque del fiume Delia, che dovrebbero essere raccolte nella Diga Trinità, proseguono il loro itinerario naturale fino al mare causando uno spreco assurdo di una risorsa che è fondamentale sia dal punto di vista ambientale che per l’agricoltura. Ad oggi le paratie della diga sono ancora aperte. Con l’avvicinarsi della bella stagione e delle alte temperature, se non si interviene, non si riuscirà a garantire le irrigazioni di soccorso nel periodo estivo e per gli agricoltori saranno perdite enormi in termini di tempo, sacrifici e denaro. 

STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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