
Covid, scrive Patrizia sull'isolamento prolungato a causa dell'incompetenza e della burocrazia
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Ancora una denuncia da parte dei cittadini che, una volta preso il covid sono costretti a stare isolati a causa dell'inefficienza e di un sistema burocratico che è incapace di tracciare e verificare in tempo con i tamponi, relegando le persone in casa. Questa la lettera della nostra lettrice Patrizia:
Salve, volevo informarvi di una situazione particolarmente incresciosa che sta accadendo a tutti coloro che sono stati positivi al covid a cavallo della vecchia e nuova ordinanza. Il 3 di gennaio mio figlio fa un test antigenico comprato in farmacia ed esce positivo. Subito attiviamo la procedura e il medico comunica all'Usca che mio figlio deve essere posto in isolamento per presunta positività in attesa del molecolare. Da quel giorno aspettiamo una chiamata dall'Usca ma nessuno chiama. Seguendo le procedure mio figlio va in isolamento io e mia figlia in quarantena in attesa di fare il tampone dopo 5 giorni. Tutto in maniera autonoma. Oggi anche io e mia figlia facciamo il tampone attraverso un laboratorio di analisi e risultiamo positivi. In tutto questo per fortuna stiamo tutti bene e con pochi sintomi. Oggi la sorpresa, scopriamo che l'email del dottore del 3 gennaio non viene trovata e ci dicono che loro non sono tenuti a fare il tampone di conferma se non dopo 10 giorni. Se nel frattempo ti sei negativizzato per loro è come se non avessi mai avuto il covid e se sei positivo cominci nuovamente il tuo isolamento che in tutto questo porterà a 20 giorni l'isolamento. In tutto questo mio figlio non può uscire per fare un test per confermare la positività in quanto posto in isolamento. Si ritrova in un limbo dal quale non sappiamo come uscirne. Ha sicuramente preso il covid perché poi lo ha trasmesso a noi. Se risulta negativo deve andare a farsi di corsa la 3 dose perché poi gli scade il green pass. Arrivati a questo punto dopo due anni di pandemia ancora siamo impreparati in questo modo? È come andare in guerra allo sbaraglio senza capirci più di tanto. I generali o sono stanchi o non ci hanno capito nulla. Se non ti seppellisce il Covid ti seppellira la burocrazia. Alla domanda ma come faccio a fare una terza dose se ho preso il covid, ti rispondono così: che ci fa, la puoi fare lo stesso. Ti danno il green pass da guarigione per risparmiare le dosi. Vi pare il modo di comunicare le cose. Poi si chiedono perché ci sono i no vax. Credo nella scienza ma non nell'incompetenza.
Patrizia

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