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22/03/2025 21:50:00

Trapani ko con la Cavese, Antonini vuole le dimissioni di Torrente e si scaldano già i possibili sostituti

Quinta sconfitta di fila con il presidente che chiede le dimissioni dell'allenatore, mentre si scaldano Totò Aronica e Massimiliano Mazzara.

La situazione al Trapani calcio è esplosiva, perché la squadra ha perso anche contro la Cavese, con il risultato di 2-1 per via di un gol incassato nel finale e il presidente Valerio Antonini non l'ha presa proprio bene, perché ha chiesto all'allenatore Vincenzo Torrente di dimettersi.

Il tecnico ha un anno e mezzo di contratto e, al momento, non appare intenzionato a fare il passo indietro chiesto dal numero uno granata, ma non sono esclusi colpi di scena.

L'esonero al momento appare difficile, perché sarebbe il quinto stagionale con un ulteriore esborso economico che la società dovrebbe affrontare, ma nel frattempo sullo sfondo appaiono Totò Aronica, il secondo allenatore esonerato quest'anno da Antonini, ma rimasto nell'organigramma della società, e, eventualmente, anche Massimiliano Mazzara che passerebbe dalla Primavera alla prima squadra, per svolgere il ruolo di traghettatore.

A Cava il Trapani ha perso 2-1 dopo essere rimasto in 10 per il rosso a Liotti dopo appena 12 minuti per via di un colpo al volto di un avversario. Il terzino ha lasciato i compagni in inferiorità numerica e Antonini, sempre a fine partita, ha annunciato come il giocatore riceverà una multa durissima finendo fuori rosa.

Eppure, i granata il primo tempo lo avevano retto bene, concludendolo sullo 0-0 e nella ripresa erano pure passati in vantaggio con Carraro.

Poi, però, nell'ultima mezzora prima è arrivato il pari della Cavese al 60' e all'ultimo minuto il gol che ha regalato i tre punti ai campani.

Una sconfitta amara, perché questa volta la squadra ha giocato meglio rispetto alle ultime uscite creando anche diverse palle gol, ma tutto è andato storto e il gol nel finale ha certificato il momento nero.

Poi, a fine gara, l'affondo di Antonini: "Credo che un allenatore, ma prima di tutto un uomo, che conduce la squadra in questo modo sommando solamente sconfitte indecorose debba avere il coraggio di ammettere che ha fallito. Ed andarsene. Non può essere sempre la società a dover fare la parte del cattivo – conclude il presidente granata -. Sempre e solo per questi maledetti soldi, che si devono dare a prescindere. Ma a noi società chi ci tutela...nessuno”. E conclude rivolgendosi direttamente a Torrente: “Fai la scelta giusta. Per tutti”.

L'allenatore, che solo qualche giorno addietro aveva incassato la fiducia della proprietà dopo il ko con il Giugliano e le voci di un divorzio dai granata, adesso dovrà decidere, se proseguire, contro la volontà di Antonini, forte di un contratto di un anno e mezzo, o lasciare e dimettersi