Trapani si è unita in festa per celebrare un traguardo straordinario: i 100 anni della signora Natalina Milanco, una donna la cui storia personale incarna il coraggio e la resilienza di un’intera generazione. Originaria della Jugoslavia, Natalina vive a Trapani da ben 80 anni, da quando sposò un cittadino trapanese, il signor Messina.
A rendere questo anniversario ancora più toccante è il racconto che Natalina ha condiviso con il sindaco Giacomo Tranchida, durante la sua visita per porgerle gli auguri a nome della comunità trapanese. La sua vita è stata profondamente segnata dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale. In viaggio di nozze, Natalina ricevette una telefonata devastante: i nazisti avevano ucciso sua madre come ritorsione. La famiglia di Natalina gestiva un piccolo ristorante in Jugoslavia, e suo padre si era rifiutato di obbedire all’ordine nazista di avvelenare il cibo destinato ai soldati italiani. “Non avevano colpa i soldati italiani mandati al fronte,” fu la giustificazione del padre, ma la sua scelta di umanità non fu tollerata.
“Porto questa ferita nel cuore da sempre,” ha confidato Natalina al sindaco Tranchida, che ha definito il suo racconto un simbolo della forza e della dignità umana. “La fascia tricolore che indosso rappresenta un abbraccio simbolico di tutta la comunità trapanese, democratica, civile e non violenta, che aborrisce le guerre,” ha aggiunto il primo cittadino.
Oggi Natalina, con la sua lucidità e forza d’animo, rappresenta non solo la memoria storica ma anche un esempio per le nuove generazioni. La comunità trapanese si stringe intorno a lei, portando avanti il messaggio di pace e solidarietà che la sua vita testimonia.
Auguri a Natalina per questo importante traguardo e un pensiero a tutte le vittime civili delle guerre, affinché il loro sacrificio non venga mai dimenticato.