Un Consiglio comunale agitato da lettere anonime, segnalazioni di assenteismo e dipendenti colti a dormire in orario di lavoro. Nonostante le tensioni, la seduta ha approvato diverse delibere, tra cui il conferimento della cittadinanza onoraria all'associazione Libera, votata con 18 favorevoli e sei assenti in aula, e l'unanimità della prima commissione, trenne per l'assenza di Mice. Successivamente, il dibattito si è infiammato sulle interrogazioni consiliari.
Il consigliere del gruppo misto Tore Fileccia ha raccontato un episodio inusuale. "Mi sono recato nel mio ufficio e ho trovato una lettera. Sembrava scritta da un bambino per la calligrafia, inizialmente ho pensato fosse uno scherzo dei miei figli. L'ho aperta con qualche timore, ma non conteneva minacce, il che già è un passo avanti. Da quando ho segnalato le croci a penna sulle auto parcheggiate alla Casina delle Palme, sono sparite. Ho letto la lettera e non ho avuto più bisogno di prepararmi all'attività ispettiva".
La lettera, scritta da una cittadina di 38 anni, descrive il disagio di vivere in una città con gravi carenze nei servizi pubblici. "Sono almeno dieci anni che provo rabbia e vergogna per le troppe cose che non vanno. Devo portare i miei figli alla villa comunale per mancanza di alternative, ma passo più tempo a evitare che si facciano male per lo stato dei giochi. Vado al cimitero per portare un fiore a mio padre, morto a febbraio, ma ancora attendo la sepoltura. Devo pulire la sua bara dai calcinacci"
La lettera attaccava anche la gestione delle tasse. "Ho ricevuto un avviso Tari di 3.700 euro per un immobile di 20 metri quadrati, sfitto e senza utenze. Mi hanno detto che ho un'utenza elettrica intestata, ma è solo il contatore della scala condominiale. Mi hanno imposto di pagare. Ho ricevuto anche un avviso di oltre 1.200 euro per una tassa pubblicitaria di un'attività chiusa dal 2018. Non sapevo di dover dimostrare la rimozione dell'insegna con una foto. Pagare le tasse è un dovere, ma raddoppiarle e triplicarle, che cos'è?"
La cittadina elencava poi le difficoltà quotidiane: "Compro autobotti d'acqua perché il servizio idrico non funziona. Cammino su marciapiedi dissestati, dove mi sono infortunata due volte. Mio cugino vive con un ramo d'albero in salotto in via Villa Rosina. Mia madre è costretta a fare un giro più lungo per raggiungere casa perché una strada è ristretta da un anno"
Dopo aver letto la lettera, Fileccia ha commentato: "Al netto del fatto che questa lettera potrebbe contenere tutto ciò che mi piacerebbe sentire come consigliere di opposizione, umanamente mi dispiace. Dobbiamo garantire ai cittadini regole giuste e pretendere i loro doveri, ma anche tutelare i loro diritti. Alla signora voglio dire: non deve scusarsi per il voto dato due anni fa. Se si è pentita, sono affari suoi. Ma non sopporto l'anonimato. La invito a portarmi questa lettera di persona"
Tranchida e l'applauso provocatorio
Il sindaco Giacomo Tranchida ha risposto con veemenza all'interrogazione del consigliere Fileccia, definendo la vicenda della lettera anonima una "recita tragicomica". Tranchida ha aperto l'intervento con un provocatorio applauso.'Non è accettabile che scrivano lettere anonime - dichiara il sindaco - Non è condivisibile che scrivano lettere anonime. È una forma di inciviltà, di viltà, di atteggiamento di fatto misero, squallido, di chi il coraggio di metterci la faccia".
Tranchida ha criticato l'uso di una lettera anonima per sollevare questioni complesse, invitando la cittadina a presentarsi di persona e a rivolgersi direttamente agli uffici competenti per risolvere i suoi problemi. "Non accetto lezioni da chi per anni è stato complice di un sistema inefficiente e ora si erge a paladino della trasparenza. È facile puntare il dito, ma dove erano questi consiglieri quando si trattava di lavorare seriamente per la città?". Ha poi replicato punto per punto alle accuse contenute nella lettera, fornendo spiegazioni e controdeduzioni sulle singole questioni sollevate.
All'accusa di Tranchida di essere una lettera scritta dallo stesso Fileccia, il consigliere ha assicurato "io mi chiamo Tore Massimo Fileccia, non Caterina, caro mio Giacomino!"
Daidone denuncia anomalie nelle partecipate
Il Consiglio è proseguito con l'interrogazione del consigliere Salvatore Daidone sulle criticità all'ufficio anagrafe. Daidone ha evidenziato l'inefficienza amministrativa e le difficoltà per i cittadini nell'accedere ai servizi essenziali. "Prima di entrare nel merito, voglio suggerire alla signora Caterina, che acquista autobotti d'acqua, di contattare il numero 0923 590 730 per ottenere assistenza. Il Comune ha fornito un motorino per garantire la distribuzione dell'acqua anche ai piani superiori".
Ha poi denunciato episodi di assenteismo e disorganizzazione. "Non è normale che un cittadino si rechi a Borgo Madonna per protocollare un documento e venga mandato a Palazzo D'Alì per un problema tecnico. Questo costringe i cittadini a fare viaggi inutili. Mi sono arrivate foto di dipendenti appoggiati alle vetrate in atteggiamenti che nulla hanno a che vedere con il lavoro. Queste persone vanno mandate a casa".
La settima commissione consiliare sta monitorando la situazione negli uffici comunali. "Abbiamo visitato Borgo Madonna e raccolto numerose lamentele anche dagli impiegati. Il sindaco ha riconosciuto l'importanza di questo lavoro e noi continueremo a portarlo avanti".
Daidone ha lanciato un appello ai colleghi: "Se qualcuno dice che la settima commissione non lavora, lo dica qui in aula, non nei corridoi. Abbiamo verbali che documentano ogni attività. Le nostre domande alla Trapani Servizi mirano a garantire efficienza per i cittadini"
Ha poi segnalato problemi strutturali dell'anagrafe. "Un solo bagno per tutto il personale e gli utenti è inaccettabile. Serve un intervento urgente". Alla richiesta di fare nomi e cognomi, Daidone si è detto disponibile, ribadendo la necessità di interventi concreti per garantire il funzionamento degli uffici pubblici a Trapani.
Il ruolo della Settima Commissione di Controllo e Garanzia
In questo contesto, la Settima Commissione Consiliare "Controllo e Garanzia", presieduta dal consigliere Maurizio Miceli e composta da Salvatore Daidone, Giuseppe Peralta, Silvio Mangano, Giulia Passalacqua, Claudia La Barbera, Grazia Spada e Sonia Tumbarello, ha annunciato l'intenzione di monitorare costantemente l'operato della macchina comunale.
La commissione ha chiarito che si occuperà di verificare l'organizzazione e l'efficienza dei servizi pubblici, esaminando non solo le attività svolte dagli uffici ma anche le difficoltà che impediscono il corretto funzionamento della burocrazia comunale. Particolare attenzione verrà data alla digitalizzazione e all'uso delle risorse, per abbattere costi e migliorare l'efficacia delle prestazioni offerte ai cittadini.
Inoltre, la commissione continuerà il suo lavoro di controllo analogo sulle partecipate, come previsto dal regolamento comunale e dal Testo Unico degli Enti Locali, garantendo un monitoraggio costante e un dialogo con dipendenti, sindacati e governance per individuare criticità e proporre soluzioni concrete.
"Il nostro obiettivo è fare chiarezza e garantire trasparenza massima nelle procedure, segnalando ogni possibile anomalia e promuovendo buone pratiche", hanno dichiarato i membri della commissione, ribadendo la volontà di rendere pubblici i verbali delle sedute affinché la cittadinanza possa essere costantemente informata sulle attività svolte.