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08/12/2024 06:00:00

“Sud Protagonista”: a Trapani l'incontro del PD sulla rinascita del Mezzogiorno 

 Ieri a Trapani si è tenuto un incontro pubblico promosso da Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico, per parlare di “Sud Protagonista: percorsi per la rinascita del Mezzogiorno”. Al centro del dibattito la necessità di un vero meridionalismo capace di valorizzare le risorse, il potenziale umano e produttivo del Sud Italia, presenti tra i relatori Astrid Di Pasquale segretaria Pd circolo di Trapani, Domenico Venuti segretario provinciale Pd, Saverio Piccione sindacalista, Gaspare Panfalone imprenditore, Dario Safina e Valentina Chinnici deputati regionali all’Assemblea siciliana, Marco Sarracino responsabile Pd nazionale per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano deputato nazionale ed ex Ministro per il Sud.

La Sicilia può migliorare le sue condizioni? Per Astrid di Pasquale “Non si può costruire il territorio sull’emergenza, l’esempio portato è legato alla sua attività di imprenditrice nel mondo dei fiori. A Marsala ci sono molti produttori di fiori che non emergono perché mancano le infrastrutture a sostegno: “Io compro i fiori dall’Olanda perché ben servita”.

L’onorevole Marco Sarraccino ha evidenziato come il governo nazionale abbia dimenticato il Sud: “Abbiamo il governo più anti meridionalista d’Italia. Il Ministro Musumeci ha ammesso che il governo non ha una politica di sviluppo per il Sud. C’è un atteggiamento ostile, partiamo dai dati reali: 200mila giovani hanno lasciato il Sud. Siamo di fronte ad un processo di desertificazione”.

Il Pd nazionale ha lanciato una proposta che porteranno in legge di Bilancio e che riguarda un piano di assunzioni per under 35.
L’ex Ministro Giuseppe Provenzano ha tracciato la differenza tra l’attuale governo nazionale e il governo giallo-rosso: “Noi avevamo una politica per il meridione. Abbiamo fatto una battaglia politica per riportare al centro la questione meridionale. Avevamo provato a invertire il disinvestimento vincolando gli investimenti pubblici al Sud, abbiamo utilizzato le risorse nazionali. La pandemia è stata la prima crisi che non ha pagato il Meridione, che però adesso paga la legge di bilancio. Non piace a loro la fiscalità di vantaggio, perché loro non possono modificarla. Avevamo fatto le Zes, avevamo rilanciato le aree interne, che vivono un abbandono senza precedenti. Tutto questo è stato smantellato”.

Sulla desertificazione delle aree interne l’onorevole Safina chiede un investimento in mobilitò e infrastrutture sociali: “La Regione siciliana ha tagliato le istituzioni scolastiche, uniformandosi alla rete scolastica nazionale. La scuola è presidio per i giovani, i dati ci dimostrano che l’uso di stupefacenti e alcool è maggiore nelle aree interne”. Ha poi aggiunto che non si conosce se la Regione ha un piano per la politica industriale: “Non conosce nemmeno le caratteristiche, scrive documenti senza conoscere bene i territori e le differenze tra Sicilia orientale e occidentale. Non si parla mai di insularità, fare impresa in Sicilia è difficile. Il governo non ha un piano per consentire agli enti locali di competere e questo spaccherà ancora di più i territori”.

Difficile trattenere i giovani in Sicilia ovvero farli rientrare dopo la formazione, lo sa bene l’onorevole Valentina Chinnici, che ha contestato la misura del prestito d’onore: “Questo governo regionale ha pensato alla misura del prestito d’onore: cioè caricarsi un debito di 6mila euro. La nostra proposta era quella di alzare la somma dei tirocini a 600 euro, la cui soglia ad oggi è di 300 euro, facendosi carico la Regione di metà della somma. Per non parlare dei trasporti, per arrivare da Villabate a Palermo i nostri studenti pagano 60 euro di abbonamento e l’autobus non funziona nemmeno bene”.

Il sindacalista Saverio Piccione ha centrato il punto del dibattito: "il Meridione non è tutto la stessa cosa, non sono l’insularità ma anche inadeguatezza della classe di governo della Regione siciliana: “La vicenda Crocetta pesa ancora”.

L’appello è di adeguare la classe dirigente, costituendo la speranza per la Sicilia del futuro: “Le infrastrutture non mettono in collegamento nemmeno tutta l’Isola”.
L’imprenditore Panfalone non ha solo fatto la critica sul caso Stellantis ma ha aperto il file di una nuova questione meridionale che presuppone la contrazione dei vecchi ragionamenti: “Bisogna ricostruire un nuovo manifesto, prendendo atto che la politica del momento ha fatto poco e costruire quindi una proposta seria. La proposta seria di industria significa investimenti”.

Per Domenico Venuti è necessario che il PD ascolti di più: “E’ un aspetto che forse nel tempo abbiamo sottovalutato. Nell’agenda del partito gli Enti Locali devono avere maggiore centralità, nel Sud sono un avamposto importante. Bisogna creare un tavolo per dare risposta ai Comuni, questo è il governo dell’Autonomia differenziata che non ha nemmeno una tenuta costituzionale”.

 

 



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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