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03/04/2025 10:00:00

"Perché non trasformare l'ospedale di Marsala in un polo oncologico?"

 In queste settimane gli Italiani tutti e anche i turisti , hanno appreso del ritardo inaccettabile e ingiustificabile dei referti istologici. Un fatto di una gravità inaudita che in un paese normale non sarebbe avvenuto e invece nella provincia di Trapani è successo. Chi si può fidare della nostra sanità? A questo punto tutti ci dovremmo chiedere cosa si dovrebbe fare perché non succeda più? A parte le responsabilità dei singoli e del sistema clientelare, credo che abbia influito moltissimo la disorganizzazione dei nostri ospedali, ancora organizzati come 50 anni fa, quando nelle chirurgie , gli interventi più frequenti erano: per ulcera gastrica e duodenale, ormai da molti decenni curate con terapia medica, per colecistectomie, da decenni asportate per via laparotomica, per appendicectomia diventate rare anche per l’uso degli antibiotici. E’ cambiato il mondo ma gli ospedali in provincia di Trapani sono rimasti sempre 7/8 ( Alcamo, Trapani, Marsala, Mazara, Castelvetrano, Salemi, Pantelleria e una clinica privata) e le chirurgie generali, fanno gli stessi interventi e nessuno anche a volerlo riesce a farne un numero sufficiente, per avere la giusta esperienza in oncologia.

La maggior parte dei pazienti si sta curando fuori provincia, con tutti i problemi sia economici che di stress, e in centri oncologici come è giusto che sia. Perché in questa provincia, come credo in tutte le altre non metropolitane della Sicilia, non ci deve essere almeno un ospedale a indirizzo oncologico? Alcuni medici lo chiediamo da decenni. Se ci fosse stato, sicuramente non sarebbe avvenuto questo drammatico scandalo. Abbiamo ancora piccoli ospedali con piccoli reparti e oltretutto spesso non si trovano medici che vogliono lavorarci, non perché mancano, ma perché e’ pericoloso e non c’è possibilità di crescita professionale. Possibile che chi amministra la sanità non lo capisca o non si sforzi di capirlo? Perché non trasformare alcuni reparti chirurgici a indirizzo soprattutto oncologico e “allocarli in un solo ospedale” invece di continuare in questo spezzatino, pericoloso e inefficiente? E’ semplice e indispensabile farlo, nell’interesse soprattutto dei pazienti , dei medici, ma anche dell’ASP. Nel volgere di qualche anno si ridurrebbe drasticamente non solo la mortalità, fatto importantissimo e preminente, ma anche l’esodo dei pazienti, con notevole risparmio sia per cittadini che per la regione.

Bisogna mettere da parte il clientelismo, le richieste di qualche politico, che oltretutto quando ha bisogno cerca l’ospedale più funzionante. Se i reparti chirurgici a indirizzo oncologico, ( si potrebbe iniziare con una unità operativa di chirurgia generale, una di ginecologa, la senologia, la chirurgia toracica, l’urologia già orientata in tal senso, l’otorino laringoiatria, piu l’ oncologia medica, e l’anatomia patologica) fossero allocati nello stesso ospedale e i concorsi per primario, dove i posti sono scoperti e sono tanti, venissero banditi per assumere medici con una grande esperienza in materia e non per altro, nel volgere di qualche anno cambierebbe notevolmente in meglio la risposta sanitaria. Anche perché verrebbe più semplice avere ambulatori, per fare tutti gli screening oggi previsti, riabilitazione in alcuni casi, dare sostegno psicologico, problema non indifferente. Ci si è riusciti con la cardiologia perché non ci si deve riuscire con l’oncologia? A volte basterebbe copiare le buone pratiche. L’ospedale di Marsala è ideale per trasformarlo a indirizzo oncologico.

E’ nuovo, costruito con criteri di ospedale moderno, per circa 250 posti letto e ne usa circa 120, quindi ha spazi a sufficienza . Ha cinque sale operatorie. Ha la rianimazione, necessaria per fare interventi complessi. Ha la cardiologa con terapia intensiva coronarica. Ha una buona diagnostica radiologica e alcune buone esperienze in campo oncologico. Si trova al centro della provincia, raggiungibile direi facilmente. Si potrebbe iniziare da domani, ci vuole solo volontà politica. Spero che il sacrificio e la sofferenza di tante persone non sia vano. Non vorrei che punito qualche responsabile senza toccare la filiera, passato il rumore mediatico, si ritornasse come prima, per risvegliarci al prossimo scandalo,sarebbe terribile e imperdonabile.

Dott. Alberto Di Girolamo