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23/03/2025 12:22:00

 Papa Francesco si affaccia dalla finestra e lascia l'ospedale Gemelli dopo 37 giorni

Come annunciato, Papa Francesco si è affacciato dalla finestra del Policlinico Gemelli per salutare i fedeli riuniti in occasione dell'Angelus domenicale. Dopo 37 giorni di ricovero, il Pontefice ha lasciato l'ospedale per fare ritorno a Casa Santa Marta.

L’equipe medica ha rassicurato sulle sue condizioni, spiegando che il Santo Padre "non è mai stato intubato ed è sempre rimasto vigile", sebbene abbia attraversato "due momenti critici".

Affacciandosi dal balconcino dell’ospedale sulla sua sedia a rotelle, il Papa ha rivolto un breve pensiero ai presenti. "Vedo questa signora con i fiori gialli… è brava", ha detto con un sorriso, mostrando un leggero miglioramento della voce rispetto alla registrazione diffusa nelle scorse settimane. Con la mano ha poi impartito una benedizione, tracciando il segno della croce. Prima di rientrare, un piccolo sussulto ha evidenziato qualche difficoltà respiratoria, residuo del lungo periodo di ventilazione.

Nel messaggio preparato per l'Angelus, Papa Francesco ha condiviso una riflessione sulla pazienza e la fede:

"Il Signore lavora con premura il terreno della nostra vita e attende fiducioso il nostro ritorno a Lui. Durante questo lungo periodo di ricovero, ho avuto modo di sperimentare la Sua pazienza, riflessa anche nella dedizione instancabile dei medici e degli operatori sanitari, così come nell'affetto e nelle speranze dei familiari degli ammalati. Questa pazienza fiduciosa, radicata nell’amore di Dio, è essenziale per affrontare le prove più difficili della vita."

Appello per la pace: "Tacciano le armi, si riprenda il dialogo"

Il Pontefice ha espresso profonda preoccupazione per la recrudescenza dei bombardamenti sulla Striscia di Gaza, lanciando un appello urgente:

"Mi addolora la ripresa di pesanti bombardamenti israeliani su Gaza, con tante vittime e feriti. Chiedo che le armi tacciano subito e che si abbia il coraggio di riprendere il dialogo per la liberazione degli ostaggi e un cessate il fuoco definitivo. La situazione umanitaria è drammatica e richiede un intervento urgente da parte della comunità internazionale."

Francesco ha poi accolto con favore l’intesa tra Armenia e Azerbaigian, auspicando che l’accordo di pace venga firmato al più presto per garantire stabilità nel Caucaso meridionale.

Infine, ha rinnovato l’invito alla preghiera per la pace nei luoghi di conflitto, menzionando Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Repubblica Democratica del Congo.

"Con tanta pazienza e perseveranza continuate a pregare per me: vi ringrazio di cuore! Anch’io prego per voi. Insieme imploriamo la fine delle guerre e il trionfo della pace."

 

 

 

 



Cronaca | 2025-03-26 07:23:00
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