I 10 articoli. Tanti sono quelli contenuti nel provvedimento adottato dall’esecutivo argentino. Il leader Javier Milei, in sostanza, ha restituito al Congresso della Nazione il progetto di legge sulla materia pensionistica. Per farla breve.
C’è un decreto che prevede un supplemento in termini monetari – e anche ai fini alimentari – per tutti i pensionati. Tuttavia, il governo dell’attuale leader liberista, che sin dal suo insediamento si è prefissato obiettivi fiscali per eliminare la crisi inflazionistica argentina e abolire la Banca Centrale del Paese, non ne vuole sapere di approvarlo, poiché le risorse necessarie comprometterebbero la stabilità finanziaria dello Stato.
È in atto una battaglia fatta di carte e tecnicismi tra il potere esecutivo e quello legislativo che, vale la pena ricordarlo, in Argentina non sono collegati da alcun atto di fiducia.
Ma in questa complessa vicenda i pensionati, direttamente coinvolti nella questione, hanno deciso di far sentire la loro voce già all’indomani del veto posto da Milei, con il quale non solo non è stato riconosciuto alcun adeguamento, ma sono stati addirittura previsti seri tagli.
La prima protesta del Coordinamento dei pensionati si è infatti verificata in estate, con una marcia pacifica verso Plaza de Mayo, la piazza principale di Buenos Aires.
E così si è andati avanti fino al nuovo anno, quando la protesta dei pensionati è stata letteralmente abbracciata dagli hinchas dei più importanti club di fútbol di Buenos Aires, in un Paese dove circa l’85% della popolazione si considera tifoso di una squadra di calcio.
Los niños protestan todos los miércoles.
Ogni mercoledì, la piazza antistante il Congresso della Nazione, in Avenida de Mayo, è stracolma di argentini, tutti dalla stessa parte.
Sebbene lo scorso mercoledì le manifestazioni siano culminate in gravissimi incidenti, con feriti anche gravi tra manifestanti e reporter, questa settimana fortunatamente è filato tutto liscio.
“Le strade sono nostre!” urlano compatti jubilados e aficionados. C’è sempre stato qualcosa di romantico nell’essere ribelli. Ma questo atto di ribellione contro le politiche governative argentine – che stanno spingendo i pensionati verso la povertà – è contrassegnato da quella frenesia ed esaltazione tipiche del tifo argentino, capace, a quanto pare, anche nelle piazze, di superare le differenze generazionali.
Decime qué se siente reducir la pensión a los jubilados.
Forza Tano (appellativo degli italiani in Argentina), siamo con voi.
Gaspare Stabile