15:55 - Uno scambio di persona potrebbe essere alla base della brutale aggressione avvenuta ieri sera a Marsala, che ha visto come vittima un giovane di 19 anni. Ettore, questo il nome del ragazzo marsalese, è stato colpito alla testa con un machete, mentre si trovava davanti al locale Room 46, in via Cammareri Scurti, riportando un trauma cranico e tre punti di sutura.
L’aggressione
Secondo i racconti dei testimoni, due giovani, presumibilmente di nazionalità straniera, si sarebbero avvicinati a Ettore, che in quel momento chiacchierava con i suoi amici, aggredendolo alle spalle con estrema violenza. Uno degli aggressori era armato di un machete nascosto nel giubbotto, dettaglio confermato da diverse persone presenti.
Poco prima, i due aggressori sarebbero stati coinvolti in una lite all’interno di un altro locale del centro storico. Usciti dal locale, avrebbero scambiato Ettore per un’altra persona e uno dei due lo ha colpito.
Dopo l’aggressione, i due si sono rapidamente dileguati, lasciando il giovane a terra, privo di sensi e sanguinante. Gli amici di Ettore e i titolari del locale hanno subito allertato il 118 e le forze dell’ordine, ma i soccorsi non sono stati immediati.
I ritardi nei soccorsi
L’ambulanza del 118, giunta sul posto senza medico a bordo, ha incontrato difficoltà a raggiungere la zona a causa di alcune piante che impediscono il transito in via Scurti. Il mezzo è stato costretto a fermarsi in piazza San Girolamo, e i sanitari hanno dovuto raggiungere il luogo dell’aggressione a piedi.
A bordo dell’ambulanza c’era la madre del ragazzo, un’infermiera in servizio, che mai avrebbe immaginato di trovare il proprio figlio in quelle condizioni. Aveva sentito Ettore al telefono appena mezz’ora prima. Anche l’intervento delle forze dell’ordine ha subito ritardi, poiché non erano disponibili volanti a Marsala, e l’unica pattuglia è giunta da Trapani.
Il racconto del ragazzo
Nonostante il trauma subito, Ettore ha voluto raccontare la sua storia attraverso i social. Ha spiegato quanto accaduto e, in una storia pubblicata su Instagram, ha condiviso la foto del suo aggressore (foto in copertina), chiedendo giustizia. Ettore, che martedì sarebbe dovuto partire per Verona per l’immissione in servizio nell’Esercito Italiano, ha concluso il suo messaggio assicurando di stare bene, anche se ha un forte mal di testa e nel pomeriggio si sottoporrà ad una Tac, e chiedendo giustizia.
L’aggressione ha scosso profondamente la comunità marsalese, riaprendo il dibattito sulla sicurezza nel cuore del centro storico e sulla necessità di un maggiore controllo del territorio da parte delle autorità competenti.
09:45 - Ieri sera una infermiera del 118 interviene in centro a Marsala, a seguito di un'aggressione ad un ragazzo e trova il figlio ferito. Ancora violenza a Marsala, ancora una brutale aggressione nel cuore della movida e del centro storico. Un ragazzo è stato aggredito mentre parlava con i suoi amici, colpito alla testa con una violenza inaudita. A rendere pubblico l'accaduto è la stessa madre del giovane, infermiera del 118, che era in servizio e, intervenendo sul posto, ha scoperto che la vittima dell'aggressione era proprio suo figlio.
Così lo racconta sui social: “Mentre si è in servizio 118, tutto ci si può aspettare... non sicuramente di dover soccorrere il proprio figlio per una barbara aggressione alle spalle, in pieno centro storico, mentre tra amici si scambiano due chiacchiere. È deludente e sconcertante constatare che una cittadina così graziosa come Marsala possa essere invasa da gentaglia che circola con un macete in tasca. Colpito alla testa con una ferocia inaudita. Episodi del genere si verificano con una frequenza settimanale. È una situazione allarmante che non può lasciare indifferente amministratori locali e forze dell’ordine.”
L’aggressione al ragazzo è solo l’ultimo di una serie di episodi violenti che stanno scuotendo Marsala e il suo centro storico, soprattutto nelle ore serali e nei fine settimana. La madre del giovane ferito denuncia la gravità della situazione e richiama l’attenzione sulle condizioni di sicurezza della città, sottolineando che episodi simili si verificano con una preoccupante frequenza.
Il nuovo brutale episodio di violenza solleva domande sulla capacità delle istituzioni di garantire la sicurezza dei cittadini. I cittadini di Marsala, e in particolare i giovani che frequentano il centro storico, hanno diritto a spazi sicuri dove vivere la loro quotidianità senza la paura di incorrere in episodi di violenza.
Come dicevamo, questo è solo uno dei tanti episodi di violenza che da tempo si registrano a Marsala. Qui l'aggressione subita da una ragazza di 21 anni lo scorso settembre.
Qui invece l'episodio della rissa con lancio di bottiglie, qualche giorno dopo ferragosto.