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23/03/2025 19:15:00

Glocal Sud accende un faro sull’intelligenza artificiale a tutela del vino

Nella suggestiva cornice delle Cantine Florio, cuore pulsante della viticoltura siciliana, il Glocal Sud ha acceso i riflettori sull'intelligenza artificiale applicata all'industria vinicola. Un connubio tra tradizione e innovazione, in cui la tecnologia diventa un alleato imprescindibile per la tutela e la valorizzazione dei vini a denominazione di origine controllata.

Il convegno "La tutela della proprietà industriale e del marchio, con un focus sulla disciplina legislativa dei consorzi di tutela per i territori DOC e IGT e sull’etichettatura ambientale" ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Roberto Valenti e Ginevra Righini, partner di DLA Piper, ed Enrico La Sala di Goals Technologies.

"Il mondo vitivinicolo è una miniera d'oro di dati e l'intelligenza artificiale si basa proprio sui dati - ha dichiarato Enrico La Sala - Le analisi possibili sono innumerevoli: dalla previsione del meteo per stabilire l'efficienza dei raccolti, fino alla commercializzazione delle bottiglie per capire se una linea vinicola può avere successo in un determinato mercato".

L'intelligenza artificiale sta infatti rivoluzionando il settore su più livelli. In vigna, sistemi avanzati monitorano l'uso dell'acqua e ottimizzano l'impiego di fertilizzanti e antiparassitari, garantendo una gestione più sostenibile delle risorse. Trattori e sistemi di irrigazione smart riducono gli sprechi idrici grazie all'analisi in tempo reale del terreno e delle viti, permettendo agli agricoltori di ottenere previsioni accurate sulla resa del raccolto.

Ma la tecnologia non si limita ai campi. Anche l'etichettatura ambientale ha subito una svolta con l'obbligo, a partire dal 2023, di indicare i valori nutrizionali e i materiali di riciclo utilizzati nella produzione delle bottiglie di vino. "Le novità normative si sono stabilizzate, ma ora l'intelligenza artificiale entra in gioco per facilitare il rispetto delle regole e migliorare la tracciabilità del prodotto" ha spiegato La Sala. E se le nuove normative europee impongono una etichetta esaustiva, è proprio l'utilizzo della intelligenza artificiale a tutelare l'immagine storicità di alcune etichette. "Per rispettare il design di alcune etichette di vino- racconta La Sala - ebbi l'idea di immettere il QR code sulla etichetta".

Sul fronte della tutela delle indicazioni geografiche, il 2025 segna un momento cruciale con l'introduzione di una nuova categoria di IG per prodotti artigianali e industriali. "Un'opportunità per i produttori italiani ed europei per proteggere meglio il loro prodotto e promuoverlo a livello internazionale" ha evidenziato Ginevra Righini. "Grazie agli accordi bilaterali, il vino italiano potrà accedere a nuovi mercati con una protezione rafforzata contro le imitazioni e le contraffazioni".

Roberto Valenti ha invece posto l'accento sull'importanza della proprietà industriale nel settore vinicolo. "Il marchio è l'elemento distintivo per un'azienda, ma è fondamentale proteggere anche brevetti, segreti commerciali e design". Un aspetto che assume ancora più rilevanza nella lotta contro l'Italian Sounding, fenomeno che consente l'uso improprio di nomi evocativi di prodotti italiani in paesi dove la normativa è meno stringente.

 

Nel contesto delle Cantine Florio, simbolo della viticoltura trapanese, queste tematiche assumono un valore ancora più rilevante. La storica azienda può infatti beneficiare delle nuove normative per consolidare la propria presenza sui mercati internazionali e garantire una tutela ancora più forte delle proprie denominazioni. In un settore sempre più globalizzato, l'innovazione tecnologica e la protezione della proprietà intellettuale si confermano strumenti strategici per preservare l'eccellenza del vino italiano nel mondo.