Salvo Russo, 56 anni, amministratore unico e direttore tecnico della Icored, è il nuovo presidente di Ance Sicilia (Associazione Nazionale Costruttori Edili). La sua elezione è avvenuta oggi all’unanimità durante l’Assemblea dell’associazione dei costruttori edili siciliani, che ha espresso un caloroso ringraziamento al presidente uscente Santo Cutrone per i dieci anni di mandato e per i significativi risultati raggiunti nel settore.
Russo guiderà Ance Sicilia con una squadra di vicepresidenti altrettanto votata all’unanimità. Tra loro figurano due donne: Rosaria Ricciardello, con delega ai Lavori pubblici, e Sabrina Burgarello, responsabile dei Rapporti interni e dell’Organizzazione. Completano il team Michelangelo Geraci (Urbanistica ed Edilizia residenziale), Giorgio Firrincieli (Lavoro e Relazioni sindacali), Paolo Augliera (Partenariato pubblico-privato) e Rosario Fresta, che assume il ruolo di tesoriere.
Le sfide del nuovo mandatoSubito dopo l’elezione, Russo ha delineato le principali sfide che attendono il settore edile in Sicilia, sottolineando la complessità del contesto economico attuale e la necessità di affrontare il futuro con una strategia di squadra, capace di coniugare tradizione e innovazione.
"Il voto unanime conferma la grande aspettativa che l’Associazione nutre nei confronti di questo mandato, che gestirò con un lavoro di squadra. Tra le priorità del mio programma c'è l'attrazione dei giovani verso la professione edile per garantire il ricambio generazionale nelle nostre imprese, il cui personale ha un’età media ormai elevata", ha dichiarato il neo-presidente.
Russo ha poi evidenziato alcune delle linee guida fondamentali del suo programma: sostegno alla formazione professionale per qualificare nuove figure nel settore; promozione della sicurezza sul lavoro e dell’adozione di nuove tecnologie, come il Building Information Modeling (BIM); sviluppo di servizi innovativi per le imprese associate; adeguamento del comparto alle politiche di transizione ecologica e digitale; incentivazione del project financing e della rigenerazione urbana; maggiore attenzione agli investimenti nelle infrastrutture, alla mobilità sostenibile e al miglioramento delle connessioni con i network europei e mediterranei; rafforzamento della collaborazione con le Pubbliche Amministrazioni per una gestione più efficace delle normative e per garantire puntualità nei pagamenti alle imprese.
Un settore chiave per la crescita della SiciliaIl settore edile rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia siciliana, e il nuovo direttivo di Ance Sicilia si prepara a fronteggiare le sfide con un approccio innovativo e concreto. L’elezione di Salvo Russo segna un momento di rinnovamento e determinazione per la categoria, con l’obiettivo di rilanciare il comparto e contribuire allo sviluppo sostenibile della regione.
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“Bene i pagamenti alle imprese" - L’Ance Sicilia accoglie con estremo favore la notizia dei pagamenti alle imprese per i lavori eseguiti nel 2024, ma soprattutto evidenzia il fatto che per la prima volta sia stato possibile emettere i mandati di pagamento senza attendere il riaccertamento dei residui, una piaga che come Ance Sicilia contrastiamo da anni”.
Lo dichiara Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, che aggiunge: “Ringrazio, a nome di tutte le imprese associate, il governatore Renato Schifani e l’assessore Alessandro Dagnino per la sensibilità dimostrata riguardo alla nostra ulteriore segnalazione e per avere tempestivamente avviato anche il riaccertamento dei residui che, ci auguriamo, possa essere completato in tempi ordinari per garantire una risposta efficace e tempestiva a imprese e fornitori”.
“Per il futuro – conclude Cutrone – confidiamo nel fatto che il governatore Schifani e l’assessore Dagnino sapranno imprimere la necessaria efficienza a tutti i settori dell’amministrazione regionale e mettere a sistema un puntuale sistema di pagamenti eliminando meccanismi che oggi appaiono medievali, in epoca di Intelligenza
artificiale, affinché chi lavora con la Regione possa contare sul pagamento come un fatto ordinario e non come un evento straordinario che negli anni passati è stato atteso come la manna nel deserto o la pioggia in tempo di siccità”.