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08/06/2021 17:16:00

La designer trapanese Elena Scarlata nel progetto internazionale "20 Santi per la città di Palermo"

 C'è una eccellenza trapanese tra gli artisti che partecipano al progetto “20 Santi per la città di Palermo”, manifestazione internazionale in programma nel capoluogo siciliano per il prossimo mese di luglio.


Si tratta di Elena Scarlata, l'unica a rappresentare l'Italia, che ha aderito al progetto, curato da Salvatore Luca Lo Sicco, professore di marketing and management all'Università di Atlanta e dal professore neozelandese David Carrigan. Un progetto per la rinascita culturale e artistica del centro storico di Palermo e che ha preso forma con la realizzazione dell'Art&Poetry open-air Museum.


Elena è la disegnatrice di tessuti e designer delle sue creazioni. Ha studiato graphic design all’Istituto Europeo di Design e al London College of Art. Dopo aver collaborato come designer con prestigiose multinazionali nel settore: eventi, moda, viaggi esperienziali e tecnologia, sente l’esigenza di creare un progetto che unisca le sue origini siciliane e l’esperienza internazionale per raccontare la sua terra con occhi nuovi. Dopo 10 anni ritorna a Trapani, la sua città natale, e nel suo studio che si trova tra il mare e le colline crea il suo atelier, in cui progetta e stampa i tessuti nel rispetto della natura, seguendo i valori dell’economia circolare. ES|studio fornisce importanti musei italiani, l’Ara Pacis di Roma, la Triennale di Milano e negozi di design di tutto il mondo, tra cui il prestigioso British Museum e il London college of Art. Nel suo atelier progetta e stampa i tessuti nel rispetto della natura, in linea con i valori dell’economia circolare.


A Palermo, Elena Scarlata presenterà la sua creazione incentrata sulla figura di Sant'Alberto. Il Santo è rappresentato al centro dell’ icona a busto intero, con la figura di tre quarti rivolta a sinistra, il capo sollevato (distaccato e pensoso) circondato dal nimbo dorato, lo sguardo in contemplazione e ascolto. Vestito dell’ abito dei carmelitani, a piedi scalzi, ha la mano destra in gesto d’intercessione mentre con l’altra tiene il Vangelo chiuso, come a mostrare l’essenzialità e i1 tutto della Parola rivelata, e, da apostolo della fede quale fu, sembra invitare colui che guarda alla conoscenza e allo studio della Scrittura. Un serpente, simbolo del Maligno, cacciato dalla fenditura della Terra. Una palma che rievoca il Paradiso celeste promesso ai giusti. Il fondo dell’icona è d’oro: l’oro significa luce, luce eterna. Sant'Alberto è inespressivo, rompe gli schemi della teatralità del volto per contemplarne le sue virtù.