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27/04/2025 06:00:00

Arriva l'estate, torna la mancanza d'acqua e il comune di Trapani si organizza

Saranno attivati due nuovi pozzi a Bresciana per affrontare l’estate e far fronte alla crisi idrica. Una misura necessaria e urgente annunciata dal Comune che arriva dopo settimane di proteste dei cittadini esasperati del centro storico e le pressanti interrogazioni dei consiglieri comunali Nicola Lamia e Tore Fileccia.

Scorrono ogni giorno, a tutte le ore, i messaggi nella chat del comitato “L’acqua è un diritto per tutti”. Segnalazioni continue, rabbia e frustrazione. "Buongiorno, non si sente ancora odore di acqua", scrive qualcuno all’alba. "Al corso rumori di motori", risponde un altro. E poi via San Michele, via Garibaldi, vicolo San Michele: "Qui ancora nulla". È il ritornello che si ripete ogni mattina.

Intanto, la crisi idrica del centro storico è arrivata in Consiglio comunale. E il Comune, per cercare di mettere una toppa all’emergenza, annuncia l’attivazione di altri due pozzi per l’estate. "Nonostante tutto, stiamo affrontando l’imminente stagione estiva con serietà, lucidità e pianificazione", ha dichiarato l’assessore ai servizi idrici Giuseppe Guaiana rispondendo alle interrogazioni presentate dai consiglieri Nicola Lamia e Tore Fileccia. Anzi assicura anche la ricerca di finanziamenti per procedere al risanamento delle perdite lungo la condotta di Bresciana e alla realizzazione di un pozzo gemello in sostituzione del Tr12 B, attualmente collassato.

Ma in aula non si è parlato solo di pozzi e progetti futuri. I consiglieri hanno chiesto spiegazioni sui disagi quotidiani vissuti dai cittadini, soprattutto in alcune vie del centro storico dove l’acqua non arriva da mesi. "Via Aperta e Piazza Cuba sono senz’acqua nei giorni prestabiliti da troppo tempo – ha detto Lamia – e la gente è costretta a comprare acqua dalle autobotti". Un esborso che i cittadini non intendono più sostenere, tanto da alzare la voce tramite il comitato "L'acqua è un diritto per tutti" in una lettera indirizzata al Prefetto Daniela Lupo, dove gli abitanti del centro storico chiedono risposte concrete al perché dei tanti disagi subiti in alcune zone della città.

"Siamo in una condizione di crisi idrica conclamata – ha provato a chiarire Guaiana – aggravata dall’abbassamento degli invasi regionali e da una rete vecchia e fragile. Non possiamo contare su forniture aggiuntive, dobbiamo gestire tutto con i nostri mezzi".

Tra i motivi del recente calo di pressione, l'ennesima rottura di una condotta, questa volta quella diretta a Favignana, causata da un intervento privato. "Questo ha abbassato i livelli dei serbatoi e la pressione in condotta. Avevamo chiesto di sospendere la distribuzione verso l’isola, ma non è stato possibile". E anche la chiusura della pompa di Marracco, richiesta per liberare acqua per Trapani, è stata negata da Misiliscemi.

"Mi sono attivato subito per chiedere la sospensione della distribuzione verso l’isola, ma la richiesta non è stata accolta per esigenze turistiche", ha spiegato Guaiana. E aggiunge: "avevamo disposto la sospensione a Marracco il 17 e 18 aprile per i Misteri, ma serve una gestione autonoma, perché siamo all’estremo terminale del sistema e dobbiamo gestirlo con le nostre forze". Da qui la proposta di calendarizzazione delle erogazioni di acqua da concordare con il comune di Misiliscemi. 

Ma nelle case dei trapanesi, soprattutto nel centro storico, i problemi restano. Una emergenza idrica silenziosa che esaspera gli animi di cittadini e titolari di strutture ricettive. Nel documento indirizzato al Prefetto firmato da Salvatore Titoni si ricostruisce una vicenda fatta di continue segnalazioni ignorate dal gestore idrico e di tentativi falliti di risoluzione, compreso un inutile ricorso ad Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. “Nonostante le numerose sollecitazioni e reclami, nessun intervento efficace è stato adottato”, scrive Titoni.

Nel frattempo, ogni mattina, la scena si ripete: "Via San Michele ancora nulla", "Anche da me niente", "Non può funzionare questa storia".  E i cittadini continuano a lamentare l’assenza di trasparenza, di comunicazioni puntuali, e sono esasperati dall’essere costretti ad acquistare acqua a proprie spese, senza alcun sostegno.

"Non si tratta di un problema generalizzato, ma di situazioni localizzate, già monitorate - ammette Guaina -  In via San Michele e piazza Cuba si sospetta una piegatura della condotta, mentre in via Carreca il passaggio di un mezzo pesante ha rotto la condotta". E proprio in via Aperta l’acqua arriva solo quando c’è sfioro a san Giovannello. Eppure, il disagio è continuo, e la sfiducia cresce. E a chi domanda il risarcimento del rifornimento di autobotti, Guaiana è stato chiaro: "Possiamo stipulare contratti con i privati solo in caso di inquinamento, non possiamo rimborsare i costi per mancanza di pressione. L’acqua la eroghiamo, ma ci sono motori troppo potenti che compromettono la distribuzione".

Il consigliere Lamia ha ricordato che durante la manifestazione di Libera, l’acqua è arrivata regolarmente. "Chissà perché proprio quel giorno non ci sono stati problemi", ha detto, sollevando dubbi e polemiche. A fargli eco, nell'esposizione dei disagi anche Tore Fileccia. L’assessore ha ribadito che "non si tratta di un problema generalizzato, ma di situazioni localizzate, monitorate dai tecnici". 

Ma per chi vive in quelle vie, questo non basta. E ogni giorno, all’alba, i messaggi si rincorrono. "Io una settimana come oggi senza acqua", "In via Garibaldi pressione lenta", "Qui zero per adesso". La crisi idrica non è solo un problema tecnico, è una ferita che ogni giorno si apre di nuovo.
 



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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