Orestiadi, va in scena "Animalie"
Venerdì 13 giugno, per il festival "Orestiadi, nel segno del contemporaneo", promosso dalla Fondazione Orestiadi con la direzione artistica di Claudio Collovà, alle 21,30, al Baglio Di Stefano va in scena «Animalie», da un’idea di Giorgio Rossi, per la regia di Giorgio Gallione. Con David Riondino, Gabriele Mirabassi, Giorgio Rossi. Produzione «Sosta palmizi». Ingresso 5 euro al botteghino.
Appesi ai fiati dell’uno e dell’altro‚ i tre artisti ricreano una corte di gesti e suoni tra animali fantastici e paesaggi lunari; la scena diventa suolo di un reame sconosciuto‚ luogo dell’incontro tra corpo‚ fiato e voce. Un bambino viene portato per la prima volta al giardino zoologico. Questo bambino sarà chiunque di noi o, inversamente, noi siamo stati questo bambino e ce ne siamo dimenticati. Nel giardino il bambino vede animali viventi che mai aveva visto: vede giaguari, avvoltoi, bisonti, e più strano ancora, giraffe. Vede per la prima volta la sfrenata varietà del regno animale. Un giorno, quel bambino diventato adulto, scoprirà che esiste anche, nel regno del sogno o della leggenda, un giardino zoologico delle mitologie; un universo altrettanto reale la cui fauna non è di leoni ma di sfingi e grifi e centauri, un mondo di visioni e animali fantastici, il cui catalogo, sappiamo, è infinito.
Ispirato al Manuale di zoologia fantastica di Borges, I fantastici animali di Stranalandia di Benni e alle creature inventate da Toti Scialoja nella sua opera Animalie da cui deriva il titolo dello spettacolo.
«Animalie» nasce dal ricordo di Giorgio Rossi di una serata in cui Andrea Pazienza disegnava ciò che David Riondino recitava e, contemporaneamente, quest’ultimo descriveva i disegni di Pazienza. Uno scambio tra le arti che evocano e traducono nei rispettivi linguaggi suoni sensazioni colori emozioni impressioni immagini. Con lo stesso desiderio d’uno scambio fertile fra le arti, Gallione dirige tre grandi maestri, Riondino, Mirabassi e lo stesso Rossi in uno spettacolo di danza, teatro e musica, che trasforma la scena in un reame surreale di personaggi imprevidibili, a volte dolci e divertenti, a volte inquietanti.
Sempre domani, venerdì 13 giugno, al Baglio Di Stefano, alle 18 prosegue la rassegna di cinema del Festival con i cortometraggi realizzati dagli allievi della Sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Documentari che indagano artisti rappresentativi di tutte le arti con forti radici e importanti connessioni. Sarà proiettato «terra del ritorno» di Valentina Pellitteri. L’idea di questo film documentario è quella di compiere una riflessione estetica ed esistenziale sul paesaggio attraverso l’esperienza artistica del fotografo Giovanni Chiaramonte. Nel racconto di questa sua esperienza, che è esperienza di vita di chi ha diviso la propria esistenza tra il nord e il sud, la Sicilia, intesa come metonimia del mondo, diventa implicitamente protagonista del film.
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