Orestiadi: Zappalà mette in scena "Pre-testo 1: naufragio con spettatore"
Mercoledì 11 giugno, per il festival "Orestiadi, nel segno del contemporaneo", promosso dalla Fondazione Orestiadi, alle 21 al Baglio Di Stefano, la Compagnia Zappalà danza mette in scena «Pre-testo 1: naufragio con spettatore», prima tappa di Odisseo, dal progetto re-mapping sicily, liberamente ispirato al saggio “Naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg.
Coreografia e regia di Roberto Zappalà. Musiche (eseguite dal vivo) J.S.Bach (preludi e fughe dal clavicembalo ben temperato), C.Gounod. Drammaturgia di Nello Calabrò e Roberto Zappalà. Danzatori Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer; al pianoforte Luca Ballerini. Soprano Marianna Cappellani.
Pre-testo 1: naufragio con spettatore è la prima tappa di Odisseo, un lavoro sull’emigrazione/immigrazione e sul rapporto che noi bianchi/occidentali abbiamo nei confronti del popolo migrante. Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano entrambi nella stessa mappa: il Mediterraneo, che vede la Sicilia al suo centro. Partendo dall’idea del naufragio si approda a concetti quali viaggio, fame/sete, morte/salvezza, assenza di spazio, oltre a riferimenti a Ulisse in quanto naufrago e unico sopravvissuto nell’isola di Alcinoo e quindi si passa alla cronaca con i continui attraversamenti dei migranti e i conseguenti e tragici naufragi. Spunti emotivi e riflessioni sono stati tratti anche dall’opera pittorica di théodore gericault “la zattera della medusa” e dal saggio “naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg. Ingresso 5 euro. Biglietto al botteghino.
Sempre mercoledì, al Museo delle Trame Mediterranee (Baglio Di Stefano), alle 18 è in programma una conversazione con Roberto Zappalà e alle 18,30 prosegue la rassegna di cinema del Festival con i cortometraggi realizzati dagli allievi della Sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Documentari che indagano artisti rappresentativi di tutte le arti con forti radici e importanti connessioni.
Sarà proiettato “Perfino la felicità” di Chiara Andrich, film documentario sulla ricerca musicale del compositore e musicista sperimentale Dario Buccino. Il documentario segue il percorso artistico ed esistenziale di Buccino, alternando i momenti della solitudine del momento compositivo, a quelli della condivisione delle proprie tecniche con i suoi interpreti, fino alla ritualità del concerto. Un diario intimo che svela la genesi di un pensiero musicale molto complesso sia attraverso la voce e la musica di Dario Buccino, ma anche attraverso l’esplorazione delle sue attività quotidiane, il rapporto “solistico” con lo strumento e la relazione con i propri allievi. Ingresso libero.
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