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Teatro

Orestiadi: Zappalà mette in scena "Pre-testo 1: naufragio con spettatore"

91024 Gibellina
11/06/2014 - 11/06/2014

Mercoledì 11 giugno, per il festival "Orestiadi, nel segno del contemporaneo", promosso dalla Fondazione Orestiadi, alle 21 al Baglio Di Stefano, la Compagnia Zappalà danza mette in scena «Pre-testo 1: naufragio con spettatore», prima tappa di Odisseo, dal progetto re-mapping sicily, liberamente ispirato al saggio “Naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg.

Coreografia e regia di Roberto Zappalà. Musiche (eseguite dal vivo) J.S.Bach (preludi e fughe dal clavicembalo ben temperato), C.Gounod. Drammaturgia di Nello Calabrò e Roberto Zappalà. Danzatori Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer; al pianoforte Luca Ballerini. Soprano Marianna Cappellani.

Pre-testo 1: naufragio con spettatore è la prima tappa di Odisseo, un lavoro sull’emigrazione/immigrazione e sul rapporto che noi bianchi/occidentali abbiamo nei confronti del popolo migrante. Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano entrambi nella stessa mappa: il Mediterraneo, che vede la Sicilia al suo centro. Partendo dall’idea del naufragio si approda a concetti quali viaggio, fame/sete, morte/salvezza, assenza di spazio, oltre a riferimenti a Ulisse in quanto naufrago e unico sopravvissuto nell’isola di Alcinoo e quindi si passa alla cronaca con i continui attraversamenti dei migranti e i conseguenti e tragici naufragi. Spunti emotivi e riflessioni sono stati tratti anche dall’opera pittorica di théodore gericault “la zattera della medusa” e dal saggio “naufragio con spettatore” di Hans Blumenberg. Ingresso 5 euro. Biglietto al botteghino.

 

Sempre  mercoledì, al Museo delle Trame Mediterranee (Baglio Di Stefano), alle 18 è in programma una conversazione con Roberto Zappalà e alle 18,30 prosegue la rassegna di cinema del Festival con i cortometraggi realizzati dagli allievi della Sede siciliana del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Documentari che indagano artisti rappresentativi di tutte le arti con forti radici e importanti connessioni.


Sarà proiettato “Perfino la felicità” di Chiara Andrich, film documentario sulla ricerca musicale del compositore e musicista sperimentale Dario Buccino. Il documentario segue il percorso artistico ed esistenziale di Buccino, alternando i momenti della solitudine del momento compositivo, a quelli della condivisione delle proprie tecniche con i suoi interpreti, fino alla ritualità del concerto. Un diario intimo che svela la genesi di un pensiero musicale molto complesso sia attraverso la voce e la musica di Dario Buccino, ma anche attraverso l’esplorazione delle sue attività quotidiane, il rapporto “solistico” con lo strumento e la relazione con i propri allievi. Ingresso libero.

 

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