Commemorazione della scrittrice Gaia Servadio
Sabato 15 aprile 2023, alle ore 12,00, sull’Isola di Mozia si terrà la commemorazione della scrittrice italo-inglese Gaia Servadio (1938-2021), che grande ed appassionata attenzione ha rivolto alla Sicilia ed alla cultura siciliana. In Sua memoria verrà posta a dimora una targa a ricordo dei soggiorni sull’Isola che hanno consentito la stesura della pubblicazione “Mozia. Fenici in Sicilia”, sulla storia della civiltà fenicia e le ricerche archeologiche condotte nell’Isola. Interverranno alla Commemorazione: Massimo Grillo, Sindaco di Marsala, Lidia Tusa, componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione, Gaetano Armao, dell’Università di Palermo, il figlio Orlando Mostyn-Owen ed alcuni familiari.
Biografia - Gaia Servadio (Padova 1938- Roma 2021) è stata una giornalista e scrittrice italiana, intellettuale, viaggiatrice, amante della musica e del cinema. Figlia di madre siculo-romana e padre ebreo torinese, conobbe la discriminazione raziale (di cui scrisse nelle sue memorie) è si trasferì a Londra nel 1956, trascorrendo la maggior parte della sua vita nella capitale britannica.
Pittrice acclamata da Attilio Bertolucci e diplomata al Camberwell School of Arts, si mise presto al giornalismo, collaborando con Il Mondo di Mario Pannunzio e di seguito con L’Ora di Palermo, La Stampa e Il Corriere della Sera.
Ha riferito da tutto il mondo scrivendo per le principali testate britanniche come The Times, the Telegraph e The Observer. Fu corrispondente sul campo durante la Guerra dei Sei Giorni.
Fin dal suo primo incarico alla BBC quando aveva appena 18 anni, per un documentario sull'attivista sociale siciliano Danilo Dolci, ha lavorato a molti altri documentari sia per la BBC che per la Rai italiana.
Il 6 Settembre1997 commentò la diretta di Rai Uno del funerale di Lady Diana.
Con la BBC, la Servadio realizzò documentari su Giuseppe Verdi, le civiltà antiche in Turchia e la mafia. Scrisse e lavorò su due documentari sulla Sicilia: Murder by Neglect (BBC) e Alcamo, The Anatomy of a Mafia Town (1976).
È stata una scrittrice estremamente prolifica che ha pubblicato quasi 40 libri, sia di narrativa che di saggistica, che sono stati tradotti in tutto il mondo, il primo dei quali (romanzo satirico Tanto Gentile e Tanto Onesta, Feltrinelli, 12 edizioni) venne tradotto in 8 lingue.
I libri - Angelo La Barbera: Profile of a Mafia Boss (1974);
Mafioso: A History of the Mafia from Its Origins; (Secker & Warburg, 1976). Luchino Visconti (Mondadori, 1980);
Un'infanzia diversa (Rizzoli, 1988); Mozia. Alla scoperta di una civiltà scomparsa (Flaccovio Dario, 2003/Feltrinelli 2018) Raccogliamo le vele - Autobiografia (Feltrinelli, 2014); Gioachino Rossini Una vita (Feltrinelli 2015); Didone Regina (Frassinelli, 2017); La Cucina in Valigia (Neri Pozza, 2022)
In Italia fu insignita del titolo di Cavaliere Ufficiale della Repubblica dal presidente Sandro Pertini e nel 2013 Commendatore al Merito Della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano.
La sua casa di Belgravia era un centro culturale e ritrovo di politici, musicisti, scrittori e intellettuali di ogni genere, tra di loro Philip Roth, Primo Levi, Renato Guttuso, Ernst Gombrich, Harold Pinter, Giancarlo Pajetta, Renzo Piano, Alberto Sordi, Maurizio Pollini.
Con la Sicilia ebbe un rapporto appassionato. L’incontro nel 1958 con Dolci fu determinante: “La Sicilia era in mano alla mafia e l’arcivescovo diceva: “La mafia è un’invenzione degli stranieri e dei comunisti”. C’erano una povertà e un alfabetismo incredibili. Lì conobbi il gruppo del giornale “L’Ora”, diretto da Vittorio Nisticò, le due colonne del giornale erano Marcello Cimino e Giuliana Saladino, vi scrivevano anche Andrea Camilleri e Mauro De Mauro. Fu a Palermo che presi la tessera del Partito Comunista. A quell’epoca c’era una vera disciplina di partito, se ci si comportava male si veniva cacciati».
Di seguito Gaia scrisse tre saggi sulla mafia in Sicilia. Nel suo ultimo libro, “La Cucina in Valigia”, descrive le sue visite a Angelo La Barbera nel carcere di Linosa.
Lavorò per il Teatro Massimo di Palermo e si prese una casa a Stromboli. Nel 2003 scrisse il suo saggio su Mozia.
Fu vice-presidente della stampa estera a Londra e vice-presidente del FAI-UK. Organizzò l'evento Mahler, Vienna and the Twentieth Century (Londra, 1985-86) con Claudio Abbado e il Damascus Year of Culture Festival (2008).
Lavorò per Hans Werner Henze per Gli Amici della Musica di Montepulciano. Fece parte dell'esecutivo della London Symphony Orchestra e del Riverside Studios. Organizzò la Settimana Verdiana per l'Ambasciata Italiana a Londra (per la BBC 2 realizzò un documentario su Giuseppe Verdi). Sempre per l'Ambasciata Italiana, fu responsabile della parte musicale per le celebrazioni del 150o anniversario dell'Unità d'Italia. Ha vissuto in Siria, in Francia e in Unione Sovietica (ma senza essere una spia).
Ricordiamo, tra gli innumerevoli aneddoti, che pianifico con Abbado e David Gothard la defezione di Andrej Tarkovskij.
Negli ultimi mesi realizzò una serie per le scuole di storie sulla mitologia mesopotamica per Storie libere/Audiobooks. Negli ultimi anni si era dedicata allo studio dei Fenici.
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