"Così fan Tutte" di Mario Tronco alle Orestiadi
Il 22 luglio, ore 21.00 al Baglio di Stefano, le Ebbanensis, duo canoro napoletano, portano in scena “Così fan Tutte” nella riscrittura musicale e scenica di Mario Tronco dell’Orchestra di Piazza Vittorio con il testo di Andrej Longo.
Liberamente tratto dall’opera di Mozart con la regia di Giuseppe Miale di Mauro, Mario Tronco racconta così la nascita del “suo” “Così fan Tutte”: “Tutto il mio lavoro da sempre segue una linea che è quella della ricerca dell’origine che muove il processo compositivo. E questo, puntualmente, si presenta attraverso una matassa disordinata di notizie, esperienze, totalmente diverse che improvvisamente si snoda seguendo il percorso di un unico filo con cui costruire il disegno.
Questo metodo io lo seguo soprattutto come musicista e mi aiuta a non pensare al Teatro come racconto che avviene mediante sequenze di scene. Il Così fan tutte mi porta a Napoli, non solo come ambientazione geografica ma come mondo musicale e linguistico. Nella Napoli libertina e cosmopolita, colta e scurrile.
Il filo della matassa, questa volta, seguirà la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma, facendo finta che Mozart abbia ascoltato le melodie del “Così fan tutte” per strada, a Napoli, da musicisti ambulanti. A tal proposito i linguaggi adoperati saranno diversi, pur essendo attinti dalla stessa espressività napoletana. Un dialetto quotidiano realistico usato normalmente in città (sia pure oggi contaminato a diversi livelli). Con tale linguaggio si svolgeranno il libretto e i dialoghi atti a mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa.”
Questa storia è raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back, l’idea di Mario Tronco è stata quella di trasformare COSÌ FAN TUTTE in una storia cantata e recitata da due sole attrici, che vestono i panni di Fiordiligi e Dorabella: “In tutta onestà – prosegue Tronco - è nata prima l’idea di affidare il ruolo di Fiordiligi e Dorabella a Serena Pisa e Viviana Cangiano, conosciute come Ebbanesis, e poi la rielaborazione musicale che è stata composta assecondando e ispirandosi al loro straordinario mondo interpretativo. Fiordiligi e Dorabella vivono dunque da sole e, da quel giorno in cui accaddero gli avvenimenti e l’imbroglio organizzato da Don Alfonso e i loro promessi sposi, è passato circa un anno. Sotto la cenere cova ancora qualche scintilla d’amore per i loro ex fidanzati, ma non per questo le due sorelle hanno intenzione di tornare con loro. La rielaborazione musicale
attinge dallo stile della Musica ambulante napoletana conosciuta come “Posteggia”.
Le azioni cantate e i recitativi, saranno accompagnate da un trio di corde classico di questo genere (chitarre e mandolini) e spazieranno dal tessuto popolareggiante cinquecentesco (villanelle, moresche), da quelle dell’opera buffa napoletana fino alla sceneggiata”. Alle 19.30 spazio alla presentazione del libro: Zen al quadrato (Sellerio editore) di Davide Camarrone a cura di Beatrice Agnello. L’opera racconta una migrazione interna alla stessa città,
Palermo, dal Castello San Pietro allo Zen 2 di un’intera famiglia padre, la madre, il figlio e la nonna. Dal borgo a ridosso della fortezza a guardia del vecchio porto al nuovo quartiere sorto al limite del «sacco di Palermo»: ZEN 2, Zona Espansione Nord 2. La famiglia racconta lo strappo, il viaggio, quel
che succede in loro e intorno a loro: le nuove relazioni, le antiche sofferenze, nello sforzo di convivere con il nuovo.
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