"Stragisti". Lirio Abbate a Marsala per "Morsi & Sorsi di Libri"
Giovedì 23 giugno, ore 18:00 presso morsi & sorsi… di Sicilia a Porta Nuova, appuntamento con lo scrittore Lirio Abbate, direttore de “L’Espresso”, che presenta il libro “Stragisti - da Giuseppe Graviano a Matteo Messina Denaro. Uomini e donne delle bombe di mafia” (Rizzoli), per il secondo incontro della rassegna culturale e letteraria promossa a Porta Nuova da ‘morsi & sorsi… di Sicilia’ e Lillo Gesone con Libera Marsala Circolo “Vito Pipitone” e lo Sponsor Cantine Fina.
Tra il 1992 e il 1993 cosa nostra ingaggia una guerra contro lo Stato: prima Capaci, poi via D’Amelio, il fallito attentato a Maurizio Costanzo, la strage di via dei Georgofili. Dietro c’è tutta la strategia della mafia di quegli anni che Abbate ricompone con documenti inediti e una narrazione travolgente.
Presenterà l'incontro Salvatore Inguì, referente provinciale di Libera.
Il libro
Sono gli anni del sangue. Tra il 1992 e il 1993 Cosa nostra ingaggia una guerra contro lo Stato. 23 maggio 1992, Capaci, l’attentatuni a Giovanni Falcone. Cinquantasette giorni dopo, via D’Amelio: muore Paolo Borsellino, muoiono cinque uomini della scorta. Un anno dopo, ancora a maggio, il fallito attentato a Maurizio Costanzo, pochi giorni dopo a Firenze, la strage di via dei Georgofili, e poi ancora la bomba di via Palestro, a Milano. Questa la fredda cronaca. Dietro la secca cronologia degli eventi, ci sono le strategie della mafia di quegli anni e una «foto di famiglia» che Lirio Abbate, con documenti inediti, storie segrete, e una narrazione travolgente, ci aiuta a ricomporre: è l’immagine ravvicinata degli Stragisti, gli uomini e le donne che, sotto l’impulso del Capo dei Capi, Totò Riina, hanno insanguinato la Sicilia e il Paese intero. I due fratelli Graviano, Giuseppe e Filippo, sono al centro di questa cornice, affiancati da vicino dal loro «gemello diverso», Matteo Messina Denaro. I primi due verranno arrestati nel 1994, e il loro fermo coinciderà con la fine della strategia stragista. Il secondo, ancora latitante, è l’ultimo depositario dei segreti di quella stagione. Oggi, a trent’anni da quegli eventi rimasti scolpiti nella memoria collettiva, Stragisti ci conduce nelle strade di Palermo, di Firenze, di Milano, di Roma, della Costa adriatica e della Toscana in cui i boss si muovevano quasi indisturbati; ci svela i meccanismi di potere all’interno della famiglia Graviano, getta luce sui misteri di una latitanza dorata e sul ruolo della sorella, Nunzia, fino a cercare risposta a un quesito assurdo: come è potuto succedere che due boss al 41bis abbiano avuto entrambi un figlio durante la detenzione? Ed è proprio sul carcere ostativo che Lirio Abbate ha ingaggiato battaglia: per la riforma in corso, proprio i fratelli Graviano, ergastolani, potrebbero presto tornare in libertà. A trent’anni dalle stragi per le quali furono condannati.
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