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Musica

“Cimbalu d’amuri”

Stabilimento Florio Favignana 91023 Favignana
18/07/2021 - 18/07/2021

 Anche in Sicilia, nel diciassettesimo secolo, la musica veniva usata a scopo terapeutico, come terapia per il tarantismo, rito religioso che permetteva, attraverso musiche e danze, di guarire i disturbi provocati dal morso di un pericoloso ragno velenoso. Nasce proprio da questa antichissima usanza, di cui parla il monaco Athanasius Kircher nel suo trattato Magnes sive de arte magnetica (Roma 1641), il nuovo disco dell’Arianna Art Ensemble intitolato “Cimbalu d’amuri”, che prodotto dall'etichetta Almendra Music è uscito lo scorso 15 giugno.

Le musiche del disco verranno presentate allo Stabilimento Florio di Favignana, domenica 18 luglio, alle 21.30. Compongono l’Arianna Art Ensemble, Paolo Rigano alla chitarra barocca, Cinzia Guarino al clavicembalo, Debora Troìa alla voce, Silvio Natoli alla tiorba e colascione e Giuseppe Valguarnera alle percussioni.

L'idea di “Cimbalu d’amuri” nasce dalla tarantella Stu petto è fattu cimbalu d'amuri, della quale il gesuita tedesco Athanasius Kircher parla nel suo trattato sul tarantismo. “Questa tarantella parla di un amante non corrisposto, che identifica le sue pene d'amore con il cimbalu, il clavicembalo, e in particolare con le parti che compongono lo strumento, come tasti, corde, rosa e martelli– spiega Paolo Rigano, liutista dell’Arianna Art Ensemble - questo raro esempio di musica siciliana presenta caratteristiche popolari come il testo in dialetto e il ritmo di tarantella, ma lo strumento protagonista è il clavicembalo, sicuramente più adatto ad un contesto di musica colta, uno strumento presente nei palazzi nobiliari e ben conosciuto in tutte le sue parti da chi ha scritto la tarantella. Poco ci è stato tramandato attraverso la notazione musicale, ma da quanto emerge da una consistente documentazione dell'epoca, pare che le arie-canzuni siciliane fossero molto apprezzate in tutta Italia per le dolci melodie, le armonie ardite e per la bellezza dei versi, alcuni frutto della penna di famosi poeti”, conclude il musicista.

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