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Cultura

"Gomito Di Sicilia"

Castello Normanno Svevo a Salemi 91018 Salemi
19/12/2019 - 19/12/2019

 Questo pomeriggio, giovedì 19 dicembre alle ore 17.30, nel salone del Castello Normanno Svevo a Salemi, Giacomo Di Girolamo presenta “Gomito di Sicilia”, l’ultima sua fatica letteraria. Per l’Amministrazione comunale saranno presenti il sindaco Domenico Venuti e l’Assessore alle Culture Vito Scalisi.

Leggerà alcuni brani del libro Silvio Spisso, formatosi al Dams di Bologna. Di Girolamo, vincitore del “Premiolino”, il più importante riconoscimento giornalistico in Italia, non ha bisogno di presentazioni, essendo ormai noto al grande pubblico, grazie al successo da alcune sue opere, tra cui la biografia del boss Matteo Messina Denaro “ L’invisibile”; di “Cosa Grigia”, finalista al premio Piersanti Mattarella; e “Contro l’antimafia”. Anche questa volta Di Girolamo ha fatto centro, piazzandosi subito dopo l’uscita tra i libri più venduti e apprezzati dalla critica.

"Gomito di Sicilia" si snoda in una denuncia di fatti concreti e scottanti (come il pericolo delle trivellazioni nel mare delle Egadi, o l’eolico selvaggio che ha scatenato guerre di mafia per l’accaparramento dei finanziamenti e la deturpazione del paesaggio, o anche del terremoto del Belice o infine la pirandelliana storia del monumento ai Mille di Garibaldi) pur essendo segnato da graffiante ironia e’ sempre permeato da un’atmosfera onirica, quasi magica.

Il martellante rivolgersi alla “sorella”, appare più un artificio letterario per drammatizzare e umanizzare la narrazione invece che un rimpianto per non avere seguito l’arte della fuga. Consapevole forse che essa è sempre legata all’onnipresente nostalgia, intesa nell’autentico significato etimologico del termine: il dolore per il ritorno nella terra natia. No, e’ qui, in questo “Gomito di Sicilia”, anche se irredimibile, che bisogna rimanere, lottare ma anche sognare, sembra dire, Giacomo Di Girolamo, sulla scia di Leonardo Sciascia.

Per poi, magari, da vecchio, con le chiome già incanutite dal tempo attendere il ritorno delle sorelle, degli amici adagiato sulla stessa sdraio di sempre. Quella stessa sdraio in cui, tra il rilassante sciabordio delle acque dello Stagnone e le inquietanti ventate di uno scirocco incombente, ci immaginiamo Di Girolamo avere buttato i semi per questo suo nuovo libro.
Stiamo sbagliando i tempi e i luoghi? Poco importa. Non e’ forse anche questa la funzione di un buon libro, di scatenare ogni sorta di immaginazione? Non ultimo, come ha scritto un recensore del Nord, il libro può essere letto anche come una piacevole guida turistica, alla ricerca dei luoghi del Mito, di cui è ricca la provincia, accompagnati dai migliori prodotti della tradizione eno-gastronomica trapanese.

Franco Ciro Lo Re

 

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