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Cultura

"Fiat voluntas dei"

Parco archeologico di Segesta 91013 Calatafimi Segesta
12/08/2019 - 12/08/2019

Tuccio Musumeci torna, a distanza di 11 anni, a interpretare il ruolo di Padre Attanasio in Fiat Voluntas dei, la brillante commedia scritta da Giuseppe Macrì nel 1935, che fu uno dei cavalli di battaglia di Angelo Musco. Lo spettacolo, che fa parte della tradizione del teatro popolare, andrà in scena, da lunedì 12 a mercoledì 14, alle 19,45, nel teatro del Parco archeologico, nell’ambito del Calatafimi Segesta festival Dionisiache 2019, sotto la direzione artistica di Nicasio Anzelmo. Regia di Giuseppe Romani, con: Tuccio Musumeci, Maria Rita Scarlato, Lorenza Denaro, Margherita Mignemi, Plinio Milazzo, Santo Pennisi, Santo Santonocito, Olivia Spigarelli, Aldo Toscano, Giuseppe Ferlito. Musiche di Pippo Russo, Scene di Jacopo Manni, costumi di Sara Verrini e luci di Sergio Noè.

“Fiat voluntas dei – spiega il regista Giuseppe Romani - è una commedia di sentimenti, che mette al centro componenti universali, fascinose e spirituali, suscitando nel pubblico reazioni ed emozioni in grado di pervadere l’animo umano. Abbiamo voluto sviscerare – aggiunge - i caratteri dei personaggi di una commedia scritta 80 anni fa, attraverso la sensibilità e la passionalità di attori moderni che nulla avevano a che fare con quell’epoca e con quei caratteri, rimanendo sempre fedeli al testo originale e facendo di questa fedeltà un momento di riferimento della messinscena”. La storia si snoda attorno alla figura di padre Attanasio alle prese con l’intreccio amoroso tra Paolino e Anna che viene osteggiato dalle rispettive famiglie. Mariti gelosi, madri accorate, padri grossolani in contrapposizione a una serie di personaggi dal cuore duro, oltre a una serie di personaggi dal carattere vivace. “La commedia racconta – conclude il regista - una storia di tutti i giorni, viva e reale per la descrizione dei sentimenti umani con sottolineature garbatamente ironiche del protagonista che, con le sue battute fulminanti, farà sorridere delle sue debolezze umane trascinando il pubblico in momenti di grande godimento”.

 

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