Macerie e tacchi a spillo e cadde un muro... Palermo Palermo 1989 2019
MACERIE E TACCHI A SPILLO, E CADDE UN MURO... PALERMO PALERMO 1989/2019 è la mostra fotografica di Piero Tauro, in occasione dei trent’anni dalla prima edizione dello spettacolo “Palermo Palermo” di Pina Bausch.
Sarà solo l'inizio, perchè la mostra dà l'avvio ad una serie di eventi legati alla grande artista scomparsa. Saremo davvero lieti tu possa essere dei nostri. Stiamo infatti organizzando una navetta per la stampa che avrà voglia di raggiungere Gibellina per sentire di in cosa consistono gli ultimi avvenimenti della manifestazione, ma soprattutto a vedere in anteprima la mostra.
OMAGGIO A PINA BAUSCH
un progetto delle Orestiadi per ricordare la grande coreografa tedesca a dieci anni dalla sua scomparsa e a trent’anni dalla prima messa in scena dello spettacolo “Palermo Palermo” con la consulenza di Roberto Giambrone in collaborazione con Sovrintendenza per i Beni culturali e ambientali di Trapani Teatro Biondo di Palermo Terzo Millennio progetti artistici
Produzione esclusiva per Orestiadi 2019
Dal 3 agosto al 30 settembre, Baglio di Stefano inaugurazione 3 agosto ore 19.30
MACERIE E TACCHI A SPILLO
E CADDE UN MURO... PALERMO PALERMO 1989/2019
Mostra fotografica di Piero Tauro in occasione dei trent’anni dalla pima edizione dello spettacolo “Palermo Palermo” di Pina Bausch in collaborazione con Teatro Biondo di Palermo.
Introduce Roberto Giambrone
La mostra a ottobre sarà ospitata al Teatro Biondo di Palermo
Raccontare Palermo. Cade un muro di mattoni ad apertura di sipario, visione indimenticabile di un palcoscenico coperto di macerie.
Palermo, città opera d’arte vissuta in ogni suo angolo, aspetto di un’arte conclusa ed esclusa dal suo essere nel quotidiano fermento delle anime che la popolano, raccontata da Pina Bausch, interpretata come realtà conflittuale, le tinte calde, i cieli azzurri, il traffico maldicente. Palermo, leggerla ed amarla. Come ognuno vuole. Donne di servitù e mafia in una società patriarcale ad uso e consumo dell’uomo, silenziosa, accattivante, minacciosa. Spogliare e rivestire l’animo umano sospeso tra mattoni e tacchi a spillo. Palermo, anima solare di un canto antico che ti prende e danza tra esibizioni di vita e di morte, la Palermo di Pina Bausch. Piero Tauro
Piero Tauro vive e lavora a Roma. Si dedica da oltre trent’anni anni alla fotografia di scena con un occhio particolare alle nuove esperienze di teatro e danza contemporanea. Attualmente è fotografo ufficiale del Romaeuropa Festival dalla prima edizione ed è stato fotografo del Festival Oriente Occidente di Rovereto e del Festival Bolzano Danza. Ha realizzato servizi fotografici per le maggiori compagnie di danza e teatro di ricerca collaborando contestualmente con i più importanti festival italiani. Nel cinema è stato fotografo di set con registi quali Gabriele Salvatores, Raul Ruiz. Ha realizzato mostre fotografiche a Parigi, Los Angeles, Budapest, Milano, Roma e nelle più importanti città italiane. Collabora con le maggiori testate nazionali. Il suo lavoro è stato più volte recensito da firme del giornalismo di spettacolo ed arte.
10 agosto ore 19.00, Cretto di Burri
PINA
OMAGGIO A PINA BAUSCH
con la partecipazione di
Amalia Borsellino, Luigi Geraci Vilotta, Silvia Giuffrè, SimonaMiraglia,
Giuseppe Muscarello, Giovanna Velardi, Patrizia Veneziano, Valeria Zampardi
musiche eseguite dal vivo da Gianni Gebbia
consulenza di Roberto Giambrone
adesione al progetto promosso dalla
Pina Bausch Foundation DANCE! The Nelken-Line
con il Collettivo SicilyMade
Produzione esclusiva per Orestiadi 2019
Una performance-omaggio di otto danzatori siciliani in assolo, sparsi sulle isole del Grande Cretto di Alberto Burri e una coreografia finale che aderisce al progetto promosso dalla Pina Bausch Foundation “DANCE! The Nelken-Line”, per ricordare la grande coreografa tedesca che un fortissimo legame ebbe con la Sicilia grazie alla creazione dello spettacolo “Palermo Palermo” che quest’anno compie trent’anni di vita. La performance “The Nelken-Line” sara? il risultato conclusivo del percorso laboratoriale e creativo, condotto da Simona Miraglia con la partecipazione del Collettivo SicilyMade, aperto a giovani danzatori siciliani (e non solo), che si svolgerà a Gibellina i giorni 8 e 9 agosto, un laboratorio finalizzato allo studio dei movimenti della coreografia originale di Pina Baush, attraverso la relazione con la particolarità del Cretto di Burri. Ma la coreografia sarà aperta anche a chiunque volesse unirsi nel ricordare la coreografa direttamente al Cretto, così come previsto dal progetto della Foundation. Il video realizzato sara? visibile sul sito dedicato al progetto.
8, 9 e 10 agosto – Baglio di Stefano e Cretto di Burri
Workshop a cura di Simona Miraglia
DANCE! The NELKEN-Line.
un progetto promosso dalla
Pina Bausch Foundation
In Francia, Irlanda, Cile, Cipro, Spagna e Germania, gli amanti della danza di tutte le eta? – professionisti e dilettanti – hanno risposto all’appello lanciato dalla Fondazione Pina Bausch e danzato la propria linea di NELKEN. Il progetto “DANCE! The NELKEN-Line” e? un invito a tutti a danzare! La “linea” e? uno degli elementi ricorrenti e caratteristici di molti lavori di Pina Bausch: sequenze di movimenti con gesti e passi ripetitivi che i danzatori eseguono in una lunga fila indiana, spesso procedendo tra il pubblico. La danza di Pina Bausch fa oramai parte della storia della coreografia. La nascita nel 1976 del Tanztheater Wuppertal ha segnato una vera e propria rivoluzione: il corpo diviene simbolo assoluto di emozioni, strumento per esprimere e trasmettere la teatralita? che ciascuno dei nostri animi racchiude, veicolo per dare voce alle differenti culture grazie allo sguardo attento e alla sensibilita? unica di Pina Bausch. Al centro della sua attenzione e fonte ispiratrice delle sue opere e? stata da sempre l’Umanita?. La Pina Bausch Foundation con il progetto “The NELKEN-Line” invita tutti ad imparare e a danzare l’elemento che e? probabilmente il piu? conosciuto di tutti i lavori di Pina Bausch: “Primavera, Estate, Autunno, Inverno” dallo spettacolo “Nelken” del 1982. Con pochi gesti distinti, la linea racconta l’alternanza delle quattro stagioni con i ballerini che procedono su una lunga fila, sul brano musicale “West End Blues” di Louis Armstrong & His Hot Five.
Tutti sono invitati a imparare la coreografia originale, a danzarla insieme ad altre persone e a realizzare un video: professionisti e dilettanti, esperti e curiosi, giovani e meno giovani. Insieme ad amici, familiari, colleghi, in qualsiasi luogo, anche insieme a sconosciuti che si uniscono per questo progetto. La danza puo? e deve succedere ovunque: nel tuo salotto, in cucina, in giardino, in ufficio, a scuola, in un parco, in un parcheggio, in una foresta, in una strada o in una spiaggia. Cosi? nasceranno molte nuove versioni della coreografia originale che si differenziano nella scelta dell’ambiente circostante, l’uso di vestiti o costumi di tutti i giorni, cosi? come i diversi protagonisti e le loro abilita?. Versioni cosi? numerose, colorate e diverse come l’umanità stessa.
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