“L’estate del ’78”
L’Istituto Alberghiero “Florio” di Erice inaugura il 2019 con un Incontro con l’autore di particolare rilievo, grazie all’emozionante indagine autobiografica di Roberto Alajmo, che con il suo “L’estate del ’78” ha trasformato un materiale intimo e doloroso nel romanzo di una vita.
Roberto Alajmo, giornalista e scrittore, direttore dal 2013 del Teatro Biondo di Palermo, incontrerà gli alunni della scuola diretta dalla preside Pina Mandina, sabato 26 gennaio alle ore 11 nella sede storica di via Barresi, a Erice Casa Santa, e i lettori nel pomeriggio, alle ore 18, alla Libreria Galli in via Manzoni.
“L’estate del ’78” è la storia di un addio in cui l’autore prende per mano i lettori, li invita in casa, guarda assieme a loro le foto dell’infanzia, racconta la parte più inconfessabile di sé e della propria famiglia.
Un addio di cui lui, ragazzo, non aveva avuto sentore, la ricerca di un senso per il commiato improvviso di una madre dal marito, dai figli, dalla vita stessa. Il ritratto di una donna che voleva afferrare il mondo, e il mondo le scappava dalle dita. Un dramma di disagio domestico come forse se ne consumavano tanti, in quegli anni, nel chiuso segreto degli appartamenti della borghesia italiana. È un racconto di grande originalità letteraria, attraversato da una suspense che a tratti toglie il respiro, da un’emozione attenta a trasformarsi in pensiero e parola, da un umorismo necessario ed elegante.
‘Roberto Alajmo – dice la preside Pina Mandina - mette a nudo quarant’anni di storia privata con un viaggio nella memoria che restituisce una sorta di comune destino di quando ancora il tempo della storia pubblica penetrava nelle case di una famiglia qualunque con le tensioni politiche e le nuove tendenze culturali. Siamo particolarmente contenti di ospitare un autore del suo calibro e offrire grazie a questa presentazione momenti di riflessione e confronto di grande intensità’.
Roberto Alajmo è stato docente a contratto di Storia del Giornalismo alla facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Palermo. Tra i suoi libri: Notizia del disastro (2001), Cuore di madre (2003), Nuovo repertorio dei pazzi della città di Palermo (2004), È stato il figlio (2005), da cui è stato tratto nel 2012 l’omonimo film diretto da Daniele Ciprì, L’arte di annacarsi (2010).
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