La preghiera (!) del debito … l’umanità al confine/no
di Antonino Contiliano
Ong Non-Estinti Poetry e “4ARTS GALLERY” (di Angela Ruggirello e Sal Giampino, Via Rapisardi, 33 - Marsala) invitano i soliti (noti e ignoti) alle “2rocche” eolico-boeiche (Marsala, 18 agosto 2018 - ore 21:00) per l’annuale anarchico-eretico incontro di voci che, insorgenti, dall’arte, dalla poesia, dalla letteratura et alia creatività fuori, o-scena (irriverente!), lottano per la cancellazione della colpa del debito economico e morale a vita; il vincolo cioè soggiogante e odioso – soggettivo e oggettivo – creato dal potere e dal dominio (oggi chiamato governance) dell’economia politica del credito finanziario capitalistico.
Un potere e una potenza, questo credito finanziario, non dissimile dall’azione soggiogante del dio delle religioni monoteiste. Il superman che ha condannato a vita l’uomo e la donna per non aver rispettato il debito della promessa nei confronti della sua volontà di comando e dominio.
In un caso la cacciata dei più dal paradiso della ricchezza e da quelli fiscali e, in una, la persecuzione a vita (il futuro ipotecato) degli insolventi e dei discendenti. Nell’altro la cacciata irrimediabile e irreversibile dal paradiso terrestre dei colpevoli e la trasmissione ai discendenti per eredità di specie (egualmente il futuro ipotecato).
In entrambi i casi, l’umanità è nel confine/confino del peccato del debito contratto e incastrato sine die nel ciclo rituale della ripetizione “cultuale” a catena: la catena della rimessione dei debiti recitata dalla preghiera del pater noster “cattolico” (“padre rimetti a noi i nostri debiti che noi li rimettiamo ai nostri debitori”…); la catena della predica dei mercati finanziari, degli investitori (istituzionali e non) e delle borse sulla perpetuazione del credito/debito monopolizzata dall’asimmetria del potere (chi comanda e chi ubbidisce). L’emissione-prestito di denaro è così governata da parte dei proprietari della MONETA/DENARO, per cui consumatori, imprenditori vari e così di seguito ogni altro soggetto servile (Stato, il popolo, i poveri, gli accattoni, i disoccupati, ecc.) sono prede senza scampo.
Fermo il presupposto di partenza (potere asimmetrico, fiducia, fedeltà…), non è impropria l’equivalenza analogica tra il debito del peccato originale religioso e quello profano del debito economico. In entrambi i casi si tratta di dominare la relazione tra cose diverse: 1) tra credito economico-finanziario proprietario e debito morale (etico-politico) dei declassati, dei nullatenenti, etc; 2) tra potere/potenza divina infinita/assoluta e scelta e decisione umana finita e vincolata a prestazioni obbligate dalla governance del denaro capitale.
L’equivalenza analogica, come già visto nella serie di incontri – “Capire le parole, le parole e le cose - L’alfabeto di Tullio De Mauro” – dedicati a Tullio De Mauro (“4ARTS GALLERY”, 10 marzo - 19 maggio 2018), ha impegnato l’azione “insurgente” in altre riflessioni, ma sempre significante contro-tendenza vs i poteri dominanti e i saperi costituiti; egualmente significante rapporti di cose tra loro eterogene.
Nel caso: a) il significante e il significato o i segni e le cose significate che fanno i linguaggi informativo-comunicativi; b) il rapporto proporzionale tra forza-lavoro e salario gestito dal mondo del lavoro del modello capitalistico.
Ora, idealmente, questo incontro – La preghiera (!) del debito … l’umanità al confine/no – alle “2rocche”eolico-boeiche (Marsala, 18 c.m. - ore 21:00) vuole essere una continuazione di quegli incontri dedicati a Tullio De Mauro.
METEO permettendo, Vi aspettiamo numerosi come ogni anno; come sempre portate (dimenticando) delle candele o lampadine per un po' di luce in più da sfondo. Ma, insieme alle prestazioni dei vari artisti e cittadini che contribuiscono al senso della serata, ci aspettiamo da tutti i presenti – SOPRATTUTTO – una attiva partecipazione in prima persona.
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