Premio Museo Nino Cordio
Sarà consegnato al giornalista e scrittore Gaetano Savatteri, sabato 2 dicembre, il premio «Museo Nino Cordio», giunto quest’anno alla nona edizione. Il premio è organizzato annualmente dal Comune di Santa Ninfa (città natale di Nino Cordio) e dall’associazione culturale «Teatri di Nina».
Savatteri è noto soprattutto per essere uno degli inviati di punta del Tg5, ma è anche autore di romanzi e saggi di successo. Il programma prevede, alle 18, nella “Sala delle teste” del museo, un incontro pubblico con Savatteri, nel corso del quale sarà presentato l’ultimo libro dello scrittore, «Non esiste più la Sicilia di una volta», edito da Laterza. All’incontro interverranno il figlio dell’artista, il regista Francesco Cordio, e Antonio Bellia, autore del documentario «La corsa de L’Ora», che ricostruisce le vicende dello storico quotidiano palermitano sempre in prima linea nel denunciare la mafia e che sarà proiettato a seguire.
Al termine la consegna del premio da parte del sindaco Giuseppe Lombardino. Il premio viene assegnato ogni anno a personalità della cultura, dell’arte, della letteratura e dello spettacolo in qualche modo legate alla Sicilia. Nel 2009 è stato conferito all’attore Luca Zingaretti, nel 2010 al sociologo Nando Dalla Chiesa, nel 2011 all’attrice Stefania Sandrelli, nel 2012 all’attore Luigi Lo Cascio, nel 2013 al cantautore Daniele Silvestri, nel 2014 all’attore Paolo Briguglia, nel 2015 al cantautore Mario Venuti, nel 2016 all’attore Michele Riondino.
Gaetano Savatteri È nato a Milano nel 1964 da genitori siciliani, originari di Racalmuto, il paese di Sciascia. A dodici anni torna con la famiglia in Sicilia. Nel 1980, insieme con altri giovani, fonda il periodico «Malgrado tutto», che potrà vantare la pubblicazione di alcuni articoli di Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Giuseppe Bonaviri e Matteo Collura. Dopo aver conseguito la maturità, comincia a lavorare al «Giornale di Sicilia», per poi trasferirsi nel 1991 a Roma, prima come inviato de «L’Indipendente» e, in seguito, come giornalista del Tg5. È autore di vari romanzi, tra i quali «La congiura dei loquaci» (2000), «La ferita di Vishinskij» (2003), «Gli uomini che non si voltano» (2006), «La volata di Calò» (2008), «La fabbrica delle stelle» (2016). Tra gli altri suoi libri si citano «I siciliani» (2005) e «I ragazzi di Regalpetra» (2009). Il museo Il Museo Nino Cordio (che fa parte della Rete museale e naturale belicina) nasce dall’iniziativa del Comune di Santa Ninfa (Trapani), città natale di Nino Cordio, e dalla collaborazione della famiglia dell’artista. Il museo accoglie la corposa donazione di acqueforti che Nino Cordio volle fare qualche anno prima della sua morte. In esposizione anche una serie di dipinti ad olio, affreschi, disegni e sculture che la famiglia ha concesso in prestito.
Il totale delle opere esposte supera il numero di 200. Il museo, oltre alle grandi sale espositive, è dotato di una sala proiezioni video, di una sala multimediale predisposta per la didattica con gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori, di una salaatelier in cui sono stati ricostruiti gli ambienti di lavoro dell’artista e di una sala teatro in cui si allestiscono eventi culturali legati alle opere del museo. Nino Cordio Nato a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, il 10 luglio 1937. Ha studiato all’Istituto d’Arte di Catania e all’Accademia di Belle Arti di Roma. Successivamente ha frequentato l’Atelier di Friedländer a Parigi. Ha insegnato presso il I Liceo Artistico di Roma e presso la «International School of Art», in Umbria. Ha esposto i suoi lavori in numerose personali in Italia, Europa e Americhe. Ha vissuto e lavorato tra Roma e Todi. Il 24 aprile del 2000 muore a Roma, città in cui riposa presso il Cimitero Acattolico di Testaccio.
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