In scena “Maledetti”
Sabato 5 agosto alle 21.15 al Baglio di Stefano Claudio Collovà, direttore artistico della XXXVI edizione delle Orestiadi di Gibellina, è lieto di invitare il suo pubblico al debutto di Maledetti. Lo spettacolo ideato e diretto daSalvatore Cantalupo conclude i quattro appuntamenti con le prime nazionali in programma, tra i venti spettacoli presenti nel ricco cartellone gibellinese.
La pièce intende condurre lo spettatore alla riflessione trascinandolo in un “labirinto fatto di racconti incredibili, fantastici ma anche crudeli e spietati” attraverso i linguaggi di danza, teatro e musica. Insieme con Cantalupo in scena: Gianluca Guarino, Alessia Guerriero, Amelia Longobardi, Cristina Messere, Ramona Pisano, Anna Ragucci, Carolina Romano, Bruno Toro,Sara Volpe. Le coreografie sono di Ambra Marcozzi e saranno eseguite dal vivo le musiche, oltre che da alcuni degli interpreti, anche da Carl Marino Robinson, alla batteria; da Rosario Di Lullo e da Vittorio Zimardi entrambi alla chitarra. Il lavoro è prodotto da Teatro del Sottosuolo e Memini Mutamenti Teatro.
Maledetti è il risultato di un percorso laboratoriale iniziato nel 2016 a partire dalla lettura de Il mulino di Amleto. Saggio sul mito e sulla struttura del tempo di Giorgio De Santillana ed Hertha von Dechend. “Il testo è stato uno spartiacque – dichiara il regista – che ha mutato il nostro sguardo sul mito e sulla struttura del tempo e in generale su tutto ciò che si è soliti definire ‘pensiero arcaico’, introducendoci a miti, leggende, tradizioni presenti in tracce nella cultura originaria di ogni popolo della terra”. Un contributo decisivo è stato dato dagli scritti biblici e sumeri restituiti dai traduttori Giovanni Pettinato, Zacharia Sitchin e Mauro Biglino. Dalla Bibbia, “libro di guerra” ci si dirige all’ironica satira dell’autore di fantascienza Robert Scheckley.
Cantalupo, attore attivissimo sia in teatro sia al cinema, ha già debuttato nel 2010 con l’applauditissimo Martiri, dedicato a Tarkovkij ed è stato presente al Festival anche come attore con Artista da giovane, da Joyce diretto da Collovà, nel 2012; proseguendo il suo percorso alle Orestiadi nel 2014 con uno dei suoi precedenti lavori ed esattamente con Titanic-The end, spettacolo che riprende l’omonimo lavoro di Antonio Neiwiller – punto di riferimento anche per la formazione di Collovà –, in occasione del ventennale dalla morte dell’artista partenopeo che, anche con lo scritto Per un teatro clandestino, si rivolge a Tadeusz Kantor mediante una precisa dichiarazione poetica.
Alle 19.00 verrà presentato il volume di Giovanni Scimemi edito dai tipi di Libridine dal titolo Santa Cita & Company, insieme con l’autore interverranno: Sebastiano Tusa, archeologo e Soprintendente del Mare della Regione Siciliana; Nino Giaramidaro, giornalista.
Il pubblico delle Orestiadi potrà usufruire degli spazi della Fondazione per visitare il Museo delle Trame Mediterranee. Le nuove mostre allestite, curate dal direttore del museo Vincenzo Fiammetta, in coincidenza con le date dei primi due spettacoli, sono le seguenti: NO BORDERS: Arti e vicende di 7 Popoli. Iran, Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, Yemen, curata anche daFrancesca Corrao e visitabile fino al 15 settembre; Mimmo Paladino a Gibellina, con foto, bozzetti, maquette e documenti delle scene allestite per lo spettacolo La sposa di Messina, alle Orestiadi nel 1990; A29 Palermo Gibellina, pitture e sculture degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Palermo. Entrambe queste ultime due mostre sono visitabili fino al 15 ottobre.
L’8 e il 12 agosto alle 19.00 sarà possibile assistere gratuitamente alla visione del documentario ORESTIADI trentacinque, di Leandro Picarella per QUINTOSENSOE1/2 e prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Scuola Nazionale di Cinema, sede Sicilia.
Sarà possibile degustare i prodotti gastronomici a chilometro zero accompagnandoli con quanto disponibile dalla variegata offerta della cantinaTenute Orestiadi anche quest’anno.
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