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Cultura

Si presenta a Marsala la rivista "L'Insonne"

91025 Marsala
18/06/2016 - 18/06/2016

 Un rompicapo enigmistico in copertina, una stampa su carta ecologica “kiwi”, ricavata dagli scarti di lavorazioni agro-industriali, e una pungente riflessione sul concetto di libertà, per il secondo numero della “svista” artistica “L’Insonne”, il bimestrale fondato da quattro giovani trapanesi al fine di segnare il risveglio di un territorio culturalmente dormiente. La seconda uscita sarà presentata sabato 18 giugno, alle ore 18, nel chiostro dell’Ente Mostra di Pittura Contemporanea, in Piazza del Carmine 1, a Marsala.

“L’Insonne” è un esperimento innovativo che fonde insieme giornalismo e arte, edito dall’associazione culturale “Spazio OniricO” e frutto dell’iniziativa creativa di giornalisti e artisti (Antonella Vella - direttore responsabile, Danilo Fodale - direttore artistico, Tony Agueci - direttore grafico, e Marco Amico - vicedirettore artistico). Si tratta di un progetto indipendente, pensato e voluto dal "basso” che si sostenta grazie a forme di autofinanziamento e a contributi spontanei. Il periodico, che non parla d’arte ma prova a fare arte, si caratterizza per la molteplicità dei linguaggi espressivi adottati e per il formato, che rievoca quello di una mappa. Il secondo numero del cartaceo propone una versione estiva 'giocosa'. In copertina, come sempre, l’Arte che, stavolta, assume le fattezze dell’enigma ideato e creato dall'artista Peppe Zummo, assessore alla Cultura del Comune di Gibellina. Tra gli artisti che hanno collaborato alla realizzazione della seconda uscita, anche il fotoreporter trapanese Francesco Bellina, autore di uno scatto al confine di Ceuta, enclave spagnola in Marocco, il gruppo di artisti “I mangiatori di patate”, che hanno contribuito alla rinascita di Favara collaborando con la Farm Cultural Park, e Renato Lo Schiavo, docente e scrittore, che, sulle pagine del bimensile, propone un estratto del suo "dizionario delle insensatezze". Tema di questo seconda uscita è “la libertà”, parola chiave attorno a cui ruotano i vari contributi artistici.
I contenuti de “L’Insonne” e il progetto culturale in cui è inserito saranno illustrati nel corso dell’evento di sabato che prevede, anche, delle performance artistiche.

LA SCHEDA: L’INSONNE
Sicilia, ultima città a ovest. Quattro giovani trapanesi, quattro sensibilità diverse, accomunate dall’impellenza di ridestare una città sonnolenta, di farla sognare da sveglia. Artisti e giornalisti, pervasi dalla stessa insonnia creativa. Dal loro incontro nasce un progetto: un periodico di rottura che, sposando diversi linguaggi artistici, si fa punto di vista “altro” sul mondo, dentro e fuori. Un atto poetico di libertà: libero pensiero in libera arte. Questo è “L’Insonne”, il cartaceo fondato a Trapani al fine di dare vivacità culturale a un territorio opaco. Un progetto editoriale con un orientamento, ma non orientato. Da qui l’esigenza di una mappa, rievocata nel formato del periodico, per un viaggiatore insonne che si mette in cammino provando a segnare una rotta. Le coordinate le forniranno, di volta in volta, la provocazione di un testo teatrale, la spigolosità della prosa, la permeabilità della poesia, l’immediatezza del fumetto, l’efficacia pungente della vignetta e le più svariate espressioni artistiche. Filo conduttore, la riflessione sulla società contemporanea, sulle sue nevrosi e sulle sue risorse inutilizzate, messe allo specchio perché dalla consapevolezza nasca l’azione. L’Insonne è anche uno spazio aperto, un porto dove approderanno artisti e menti audaci, dalle provenienze geografiche più disparate, che potranno arricchire la testata di molteplici influenze.
Un progetto interamente autoprodotto, con i piedi poggiati sul territorio in cui è nato ma non “imprigionato” nel microcosmo cittadino. Privo di ancore e con lo sguardo puntato all’orizzonte per raccontare il mondo come lo si vorrebbe. E in modo dichiaratamente parziale. L’obiettività è illusoria e fittizia, tutto ciò che è raccontato è di per sé filtrato dal punto di vista di chi lo riferisce. L’Insonne vuole essere il nostro.
Che sia l’innesco che manca a questo territorio per attivare un cambiamento culturale e di vita? A noi piace pensare che possa esserlo. Pretenzioso? Volutamente sì. È questa la differenza tra chi ci crede e chi ci prova soltanto.

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