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Cultura

Al Carmine le "Storie Recluse" di Luisa Fabrizia Sala

Ex Convento del Carmine - Marsala
29/01/2016 - 29/01/2016

Venerdì 29 gennaio, alle ore 17.30, Luisa Fabrizia Sala, scrittrice, psicologa e psicoterapeuta, docente presso scuole di formazione pubbliche e private, curatrice di laboratori di scrittura creativa e del sé, presenterà a Marsala, nella sala conferenze dell’ex Convento del Carmine, il suo libro "Storie recluse": una raccolta di racconti che richiamano il tema della condizione carceraria, sempre molto attuale e preoccupante, a causa delle condizioni di invivibilità che configurano il carcere come contenitore di conflitti e luogo dove regna la sopraffazione, più che come luogo di rieducazione e di reinserimento sociale.
Dei 10 racconti ambientati tra "le sbarre", l’autrice parlerà assieme alle giornaliste Jana Cardinale e Ornella Fulco.
Proprio alla Casa Circondariale di Trapani, da alcuni anni, Fabrizia Sala, assieme ad Ornella Fulco, tiene un laboratorio di lettura e scrittura a beneficio dei detenuti che a quelle pagine e a quelle parole messe in comune si affidano per guadagnare nuove consapevolezze e una possibile 'rinascita'.
“Storie recluse” è un libro scritto con la mente che analizza in modo razionale il destino di noi uomini, ma soprattutto con il cuore – dice Luisa Fabrizia Sala - poiché ciascun racconto esprime un messaggio di speranza. Ciascuna vita non può fare a meno infatti di sperare nel proprio e nell’altrui cambiamento. L’incontro sarà l’occasione per riflettere sull’impegno emotivo che ciascuno vive sulla propria pelle circa la questione sociale che nel carcere trova un luogo naturale dove le contraddizioni sono evidenti. Colpa, espiazione, perdono. Senza perdono, inteso come accettazione della complessità della civiltà, non è possibile operare il cambiamento per una società che si assume la responsabilità delle proprie scelte di vita.
“Storie recluse” è la metafora della reclusione dentro cui tutti viviamo quando ci impediamo di fare scelte libere da compromessi interiori, capaci di riappropriaci di un pensiero libero”. 

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