A Trapani la campagna "Psoriasi informarsi è curarsi"
Sabato 31 Ottobre dalle ore 09,30 alle ore 13,00 presso l’U.O.C. Dermatologia e Venerologia dell’Ospedale S. Antonio Abate di Erice farà tappa la campagna informativa “Psoriasi: Informarsi è curarsi” che vede coinvolte 10 città su tutto il territorio nazionale. Durante il porte aperte in ospedale i medici dermatologi forniranno informazioni e consulti clinici gratuiti sulla malattia ad oggi ancora poco conosciuta e spesso sottovalutata.
L’obiettivo della campagna è duplice: sensibilizzare le persone sull’importanza di una diagnosi precoce e di una terapia corretta per il trattamento della psoriasi e informare i pazienti affetti dalla malattia sulle cure a disposizione e sui progressi della medicina. Le terapie attualmente a disposizione permettono infatti ai pazienti di convivere con la psoriasi senza rinunciare alla propria vita sociale.
i malati di psoriasi che vorranno ottenere un consulto gratuito potranno incontrare i medici S. Antonio Abate – Erice esclusivamente previa prenotazione.
Presso il Centro Ospedaliero S. Antonio Abate esiste un Ambulatorio dedicato ai pazienti affetti da psoriasi al quale si accede prenotando direttamente in reparto. Già Centro Nazionale Psocare, poi Psodit, l’ambulatorio è attivo il martedi ed il giovedi mattina dalle 10 alle 13. Attualmente sono seguiti in terapia circa 200 pazienti, affetti da psoriasi severa, con trattamenti sistemici.
La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica e recidivante della pelle, non contagiosa né infettiva. Si manifesta solitamente sotto forma di lesioni localizzate che si presentano come eritemi sovrapposti a squame di colore bianco madreperla dovuti ad un anomali ispessimento dello strato corneo dell’epidermide.
Tra le principali cause della malattia ci sono gli stili di vita errati come il fumo, l’alcool, un elevato indice di massa corporea, lo stress psicofisico o un’alimentazione scorretta. Concorrono tuttavia anche fattori genetici; i parenti di primo grado di soggetti affetti da psoriasi hanno un rischio 10 volte superiore di sviluppare la patologia. Non certo trascurabili poi i fattori ambientali: da quelli psicogeni ed emotivi (lutti o incidenti) a quelli fisici (traumi e lesioni). La malattia può manifestarsi in forma lieve, interessando esclusivamente la cute, o in forma moderata e grave, coinvolgendo anche altri organi e apparati. In questi casi è possibile che si accompagni ad altre patologie, come la sindrome metabolica.
Generalmente la malattia provoca un forte prurito e bruciore, anche se il tipo di dolore e l’intensità dipendono dal tipo di psoriasi contratta e dalla reazione individuale all’infiammazione. L’età di comparsa della malattia è variabile, anche se generalmente si manifesta principalmente entro i 39 anni.
In Italia i pazienti affetti da psoriasi sono oltre 1 milione e 600 mila, di questi circa un terzo soffre di psoriasi moderata caratterizzata da ipercheratosi, desquamazione e prurito. L’ 80% delle persone affette contrae generalmente la psoriasi a placche, forma più comune della malattia. La forma più grave, che spesso comporta il ricovero in ospedale ed è seguita da complicazioni quali artrite e sindrome metabolica, interessa il 10% dei pazienti.
Secondo i più recenti studi, infatti, la psoriasi è la manifestazione esteriore di una situazione patologica più complessa, è la cosi detta “punta dell’iceberg” di malattie correlate come l’artropatia, la cardiopatia, l’ipercolesterolemia, l’obesità, l’ipertensione arteriosa, la depressione patologica e il diabete. Un campanello d’allarme che se tenuto nella giusta considerazione può portare ad una diagnosi tempestiva e precoce, scongiurando così l’insorgere o il peggioramento delle patologie correlate.
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