Cronaca » Giudiziaria

Alessandro Iovino, 30 anni, trapanese, è stato condannato, dal giudice per le udienze preliminari, a due anni, quattro mesi e venti giorni di reclusione ed al pagamento di una multa di seicento euro per rapina e porto illegale d’arma da taglio.

Truffa e peculato. Con quest’accusa, Michele Strazzera, di 67 anni, Andrea Gangitano, di 50 e Giovanni Giacalone, di 51, tutti dipendenti del consorzio di bonifica «Trapani 1» sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le udienze preliminari, Antonio...

E' definitiva l'assoluzione dall'accusa di tentata estorsione con l'aggravante mafiosa per il senatore Pdl, Marcello Dell'Utri.

Per la terza volta approda in Cassazione, oggi, innanzi alla Seconda sezione penale, la vicenda della tentata estorsione contestata al senatore Marcello Dell'Utri nei confronti dell'imprenditore Vincenzo Garraffa.

Ha chiesto di patteggiare la pena il giovane marsalese Vito Di Dia  (di 20 anni) che l’11 novembre 2010 investì, alla guida della sua Fiat Punto, la Peugeot 206  condotta dal 30enne Leonardo Di Giovanni, che a seguito delle gravi ferite riportate nell’impatto, circa quattro ore dopo,...

Dovrebbe essere emessa il 28 Giugno la sentenza del processo al chirurgo Maggio.

Ieri pomeriggio, dopo una lunga camera di consiglio, il Giudice Monocratico di Alcamo, Dott. Cersosimo,  ha assolto il Dott. Antonio Lupo, già primario dell’Unità Ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Santo Spirito di Alcamo dall’accusa di calunnia aggravata ...

“Lo sapevano anche le pietre”. Ha risposto così il presidente della Provincia di Trapani Mimmo Turano alle domande dei pm nel procedimento a carico dell’ex deputato regionale Pino Giammarinaro.

P.L.C., l'uomo di 35 anni che ha accusato di tentata violenza Don Vito Caradonna, ex parroco della Chiesa di San Leonardo (è stato sollevato dal suo incarico dopo essere finito nei guai per la dipendenza dal gioco d'azzardo) ha confermato in aula quanto ha già detto nella denuncia. 

È prevista per oggi la sentenza del processo che vede imputato il chirurgo marsalese Giuseppe Maggio con l’accusa di peculato, abuso d’ufficio, truffa, detenzione e somministrazione di farmaci guasti.

Fu ridotto in fin di vita, massacrato a colpi di spranga e pietre, e lasciato in un lago di sangue nel suo letto.Morì pochi giorni dopo.

E' stata la volta del maresciallo dei carabinieri Alberto Furia nel processo che, davanti al Tribunale di Marsala, vede imputati l'imprenditore edile marsalese Mario Rallo, di 73 anni, ed il genero Francesco Biondo di 43, insegnante di sostegno. Per i due l'accusa è di usura.

All'imputato non era mai stata tolta la patente, la sua auto non era "lanciata a folle velocità" e il suo stato di ebrezza era di poco superiore al consentito.

Due anni di reclusione, pena sospesa. Con questa sentenza ieri il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Marsala Marcello Saladino ha condannato il campobellese Fabio Gulotta, 22 anni, accusato di omicidio colposo plurimo aggravato.