Bartolo Pellegrino è tornato in libertà
L'exassessore regionale al Territorio e leader di "Nuova Sicilia", Bartolo Pellegrino, e' tornato in liberta', dopo due anni di arresti domiciliari.
L'exassessore regionale al Territorio e leader di "Nuova Sicilia", Bartolo Pellegrino, e' tornato in liberta', dopo due anni di arresti domiciliari.
"Gia' un anno fa, ho avuto sentore che stava succedendo qualcosa". Piera Aiello parla della sua copertura saltata ad aprile. Testimone di giustizia dal 1991, per aver denunciato chi le uccise il marito, mafioso di Partanna (Trapani), vive sotto nuova identita', in localita' segreta. Intervistata da Radio 24, nella rubrica...
La nuova legge sulle intercettazioni ''rende difficile l'uso di uno strumento fondamentale per la lotta a certe forme di criminalita' organizzata''. E' questo uno dei passaggi dell'intervista del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, al Corriere della Sera Magazine che sara' in edicola da giovedi' 11 giugno e anticipata oggi. Grasso, tra...
Beni immobili per 1,5 milioni di euro sono stati confiscati dagli uomini del centro operativo di Palermo della Direzione investigativa antimafia. Si tratta di beni riconducibili o intestati ai fratelli Vitale di Partinico, indicati come elementi di spicco del clan mafioso
Dovranno spiegare ai pm della Dda di Palermo a che titolo hanno intascato quei soldi provenienti dal conto "Mignon" dove Vito Ciancimino nascondeva le sue provviste. Soldi prelevati dal figlio di don Vito, Massimo, per conto di Gianni Lapis, il tributarista accusato di aver gestito il tesoro dell’ex sindaco di Palermo. Insieme...
Beni per oltre tre milioni di euro (tra case e terreni) sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia a un imprenditore di Partinico (Palermo). L'uomo è già detenuto perché accusato di associazione mafiosa, per la quale sta scontando una pena definitiva. L'imprenditore, secondo alcuni collaboratori di giustizia, avrebbe favorito la...
La Procura Generale ha presentato ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione dell’ex ministro democristiano Calogero Mannino pronunciata il 22 ottobre scorso dalla Corte d’Appello di Palermo.
Il ministero della Giustizia ha applicato a 3 indagati nell'operazione antimafia "Eos" il regime di carcere duro previsto dall'articolo 41 bis dell'ordinamento penitenziario. La misura e' stata adottata nei confronti di Agostino Pizzuto, Vincenzo Troia e Carmelo Militano. I tre sono coinvolti in una serie di vicende che hanno portato la Direzione
Sulle minacce di morte all’artigiano vittima di usura Bennardo Raimondi, che ha addirittura dovuto annunciare di vendere un rene per curare il figlio disabile, e al giornalista Michele Guccione che ha portato il caso all’attenzione di tutti, è intervenuto Giuseppe Catanzaro, vicepresidente di Confindustria Sicilia:
Imprese edili gestite da presunti mafiosi, ma intestate a prestanome, utilizzavano calcestruzzo di scarsa qualita' nei lavori che realizzavano su appalti pubblici.
Il Tribunale di Marsala ha condannato, per associazione mafiosa, Salvatore Tamburello, 77 anni, e il figlio, 46. Sono ritenuti appartenenti alla 'famiglia' di Mazara del Vallo. Il primo e' stato condannato a 3 anni di carcere, mentre il secondo a 9 anni e 4 mesi. Il Tribunale ha, comunque, escluso l'ipotesi che i due imputati...
Con l'accusa di usura la guardia di finanza ha arrestato Salvatore Geraci, 56 anni, bancario e consigliere comunale di Caccamo. E' stato bloccato mentre intascava, da un imprenditore edile, denaro frutto, secondo i finanzieri, di interessi usurai maturati a seguito di due prestiti concessi.
La Procura nazionale antimafia vorrebbe applicare alle indagini sulla strage di via D'Amelio il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini, ma dagli uffici giudiziari di Caltanissetta rispondono che l'impiego del magistrato milanese è "inopportuno". Il procuratore nisseno Sergio Lari,
Si sta organizzando a Trapani una grande festa per festeggiare l’importantissimo risultato a cui è arrivata la magistratura, individuando nel boss trapanese Vincenzo Virga e in Vito Mazzara, rispettivamente mandante ed esecutore materiale del delitto di Mauro Rostagno.