Minacce a Vizzini: "Gli scipperemo la testa"
"Pensano di intimidirci perché colpiamo nel segno e combattiamo la mafia in ogni sua articolazione".
"Pensano di intimidirci perché colpiamo nel segno e combattiamo la mafia in ogni sua articolazione".
Gli investigatori le avevano fatte piazzare nei pressi delle abitazioni di alcune persone vicine al boss Matteo Messina Denaro, nella speranza di riuscire a localizzare il superlatitante, ma le telecamere sono scomparse all'improvviso.
Nella notte sono stati apposti sui muri di Palermo centinaia di adesivi augurali con la scritta: ''Non donare il tuo sangue alla mafia. Ribellati! Denuncia i parassiti del pizzo prima che sia tu ad essere denunciato''. L'iniziativa, come rende noto il portavoce Renato Campisi, e' dell'associazione...
"Riguardo alla cattura di Matteo Messina Denaro sono fiducioso.
Ancora un interrogatorio in procura, a Palermo, per Massimo Ciancimino, il superteste dell'indagine sulla trattativa fra mafia e Stato.
Il consigliere provinciale Pietro Pellerito, alcamese, sorvegliato speciale, ha risposto in aula nel processo che lo vede imputato per aver favorito Cosa Nostra. "Non ho mai favorito nessuno" è stata la sua difesa.
La strategia del clan era anche nelle sue mani.
Come preannunciato nelle scorse settimane, la Giunta del Sindaco Giacomo Tranchida ha deliberato nella seduta dello scorso 23 dicembre la costituzione di parte civile del Comune di Erice nel processo relativo all’uccisione del giornalista/sociologo Mauro Rostagno, avvenuta nel 1988.
Torna in carcere, dopo la fine del processo, il "postino del boss", Vito Angelo Barruzza. L'uomo era già stato in carcere dopo essere stato arrestato nel 2009 dalla polizia durante l'operazione Golem. Qualche giorno fa la procura della repubblica di Palermo ha reso esecutivo l'ordine di carcerazione nei suoi...
L'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha destinato altri 20 beni confiscati a finalità sociali, di sicurezza, di soccorso e di volontariato.
La Procura di Palermo si oppone alla revoca della scorta a Massimo Ciancimino.
La sesta sezione della Corte d’appello di Palermo ha assolto l’imprenditore di Carini Lorenzo Altadonna, condannato a 12 anni in primo grado per concorso in associazione mafiosa, e in cella dal 10 luglio dell’anno scorso: i giudici ne hanno anche disposto l’immediata remissione in libertà.
Sembra ormai giunta a una fase cruciale l’inchiesta dei pm di Palermo sulla trattativa tra Stato e mafia. E le vicende alterne sul carcere duro per i boss si rivelano sempre più lo snodo centrale dell’indagine.
Nell'indagine sull'omicidio del sociologo Mauro Rostagno, dopo 22 anni, spunta a sorpresa un video della scena del delitto.