L’Italia unita e la scoperta della mafia
di Carlo Ruta
L’Italia unita e la scoperta della mafia
di Carlo Ruta
Germanà: "Per l'omicidio Rostagno imboccai subito la pista mafiosa"
"Fu il modus operandi dei sicari ad indirizzarci subito verso la pista mafiosa''. L'ha detto Rino Germana', ex capo della Mobile di Trapani, deponendo stammane come teste nel processo a carico dei presunti autori
Oggi Ingroia a Castelvetrano
Oggi alle 10, si svolgerà il primo degli incontri culturali al Baglio Florio, all’interno del parco Archeologico di Marinella di Selinunte, organizzati in collaborazione con la direttrice del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, Caterina Greco.
Oggi Ingroia a Castelvetrano
Oggi alle 10, si svolgerà il primo degli incontri culturali al Baglio Florio, all’interno del parco Archeologico di Marinella di Selinunte, organizzati in collaborazione con la direttrice del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, Caterina Greco.
Concorso esterno: Cuffaro prosciolto
17,50 - Ne bis in idem, ovvero non luogo a procedere perché per gli stessi reati è già stato condannato.
Concorso esterno: Cuffaro prosciolto
17,50 - Ne bis in idem, ovvero non luogo a procedere perché per gli stessi reati è già stato condannato.
Seconda udienza del processo per l'omicidio Rostagno.Si è parlato anche del traffico d'armi
16,05 - Tra i particolari emersi nell'udienza di oggi va sottolienato quello che ha riferito un altro teste, l'investigatore Cicero:
Seconda udienza del processo per l'omicidio Rostagno.Si è parlato anche del traffico d'armi
16,05 - Tra i particolari emersi nell'udienza di oggi va sottolienato quello che ha riferito un altro teste, l'investigatore Cicero:
Ci risiamo. Le vittime dell’estorsione, a Marsala, negano tutto.
Strano processo davvero quello cominciato qualche giorno fa davanti al Tribunale di Marsala.
Ci risiamo. Le vittime dell’estorsione, a Marsala, negano tutto.
Strano processo davvero quello cominciato qualche giorno fa davanti al Tribunale di Marsala.
Sequestro di beni per oltre 500.000 euro ad un mafioso di Agrigento
La Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato beni per un valore di oltre 500mila euro ad un presunto mafioso agrigentino, attualmente detenuto, ritenuto capo mandamento della famiglia mafiosa di Lucca
Sequestro di beni per oltre 500.000 euro ad un mafioso di Agrigento
La Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato beni per un valore di oltre 500mila euro ad un presunto mafioso agrigentino, attualmente detenuto, ritenuto capo mandamento della famiglia mafiosa di Lucca