Meta: Tornare in Italia dopo un'esperienza all'estero è un'occasione per valorizzare le competenze apprese e trasformare il rientro in un'opportunità di crescita
Trasferirsi in un paese straniero per motivi di lavoro rappresenta un’importante decisione di vita, così come lo è il tornare nel proprio Paese dopo un'esperienza lavorativa all'estero.
Se questa è la vostra situazione, i consigli che seguono vi aiuteranno a rendere la transizione più fluida e a superare le difficoltà che potreste incontrare ritornando in Italia dopo un periodo di lavoro in un altro Paese.
Un curriculum aggiornato è fondamentale
Uno degli aspetti più importanti da considerare durante questo processo di reinserimento è l'aggiornamento del curriculum vitae.
Infatti, un Cv ben strutturato, scritto in modo conciso e coerente, utilizzando un modello di curriculum adatto, è molto efficace per farsi notare dai recruiter.
Affrontare il momento del rientro
Quando si trascorre un certo periodo in una cultura diversa dalla propria, ritornare nel Paese di origine può presentare alcune difficoltà, che possono causare una condizione definita "reverse culture shock"(in italiano shock culturale inverso).
Questo termine è stato introdotto per la prima volta dall'antropologa statunitense Cora DuBois nel 1951, per descrivere i sentimenti di ansia, smarrimento, disorientamento e confusione che una persona prova a causa di un cambiamento dello stile di vita, ad esempio nel caso di un trasferimento all’estero per motivi di lavoro.
Successivamente, un suo collega canadese, Kalervo Oberg, inquadrò questa condizione assimilandola a una vera sindrome professionale, che comprende perciò diverse fasi e una sintomatologia tipica.
Si parla perciò di shock culturale inverso quando una persona, dopo aver trascorso un periodo significativo in un'altra cultura, ritorna al proprio paese d'origine e sperimenta difficoltà ad adattarsi nuovamente alla cultura e all'ambiente che aveva lasciato. Come affrontare questa situazione?
Affrontare lo shock culturale inverso può essere impegnativo, ma ci sono diversi approcci che possono aiutare a rendere il processo di riadattamento più fluido.
Ecco alcune strategie utili:
- Accettazione
Tutti noi viviamo di emozioni, positive e negative, e ciò che conta è riconoscerle e gestirle consapevolmente.
Il segreto è saper coltivare le emozioni, riconoscendo e accettando i propri stati d’animo e il normale disorientamento che si prova in certe situazioni, così come il senso di frustrazione e il sentimento di nostalgia che lo accompagnano.
Perciò, l’accettazione della nostra situazione può diventare un’arma molto efficace per affrontare con successo i momenti di confusione e vulnerabilità.
- Il fattore tempo
Non bisogna avere fretta quando si ritorna nel proprio Paese d’origine dopo un periodo trascorso all’estero, sforzandosi di accelerare il processo per riabituarsi allo scenario culturale.
È necessario concedersi il tempo che occorre per riprendersi, elaborando le proprie esperienze, per riconnettersi con la propria cultura.
- Gli altri sono importanti
Le persone intorno a noi possono offrirci supporto nei momenti difficili della nostra vita. Confrontarsi con amici, conoscenti o chi ha vissuto esperienze simili, può essere molto utile, poiché favorisce la consapevolezza e allevia la tensione.
Condividere con gli altri il proprio stato d’animo e parlare con sincerità della propria esperienza all’estero e di come ci si sente ora, può aiutare a sentirsi meno soli e a ricevere consigli preziosi.
Riflettere su ciò che abbiamo appreso è fondamentale affinché i nostri desideri per una nuova carriera non si trasformino in un progetto insostenibile, e agevola l'integrazione delle nostre esperienze nella vita attuale.
- Trovare un equilibrio fra le due diverse culture
È importante mantenere il legame con la cultura straniera in cui si è vissuto, ad esempio restando in contatto con amici o conoscenti stranieri.
Inoltre, essere curiosi verso cose che non si conoscono del proprio paese d’origine è un efficace rimedio per riscoprire la propria identità culturale.
Ad esempio, andare alla scoperta dei tesori delle nostre città d’arte, è un viaggio affascinante che rinnova entusiasmo per il Bel Paese.
Per questo, quale luogo migliore dell’Italia, che custodisce oltre metà dei tesori artistici del mondo?
- Mantenere un atteggiamento positivo
Focalizzarsi sulle esperienze passate e integrarle nel presente con un atteggiamento positivo può migliorare non solo l'umore, ma anche facilitare la ricerca di un nuovo equilibrio.
- Valorizzare le competenze acquisite all’estero
È fondamentale riconoscere e dare valore alle competenze acquisite durante il periodo all'estero, per almeno due motivi.
Il primo, è che queste esperienze rappresentano un patrimonio personale e professionale che diventa parte integrante della nostra professionalità e che va opportunamente valorizzato quando necessario.
Il secondo, è perché molte aziende italiane, in particolare le start up, realtà imprenditoriali in costante crescita numerica in Italia, ricercano spesso candidati con una mentalità internazionale e capacità multiculturali.
Conclusioni
Nonostante le complessità, il ritorno in Italia dopo un periodo di lavoro all’estero rappresenta un'opportunità per iniziare un nuovo capitolo della nostra vita.
Il rientro è perciò un momento di introspezione e riscoperta, che non è un semplice ritornare ma un passaggio importante, da affrontare con consapevolezza e flessibilità, per aprire le porte a nuove esperienze e prospettive.
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