E’ stato il keniano Serem Benjamin Kiprop, con il tempo di 2 ore 23 minuti e 56 secondi, a vincere la prima “Sigel Marsala Marathon”. Il vincitore ha staccato di circa 12 minuti il connazionale Limo Johnson Kiprop, che ha tenuto il ritmo solo nella prima parte della gara. Terzo e primo degli italiani è stato il mazarese Antonio Adamo (Pol. Team Francesco Ingargiola) in 2h46’00.
Tra gli atleti della squadra di casa, da evidenziare il sesto posto assoluto del giovane Michele Galfano. Tra le donne, a vincere è stata Simona Pipitone (Marathon Athletic Avola) che ha fermato il cronometro sul tempo di 3h21’15. Al secondo posto Simona Sorvillo, della Trinacria Palermo. Terza la catanese di San Gregorio Eleonora Suizzo (Esercito 62° Reggimento). La gara, organizzata dalla Polisportiva Marsala Doc, è stata valida come Campionato regionale di società Assoluto sulla distanza dei 42,195 km. I titoli regionali sono andati, al femminile, alla Trinacria Palermo, che ha preceduto l’Atletica Licata, mentre al maschile a vincere il campionato regionale è stata la Polisportiva Marsala Doc, che ha preceduto la Sport Amatori Partinico e l’Atletica Licata. Grande spettacolo anche nella mezza maratona che ha visto tagliare il traguardo posto sul lungomare Boeo all’altezza del monumento dei Mille, poco più di 650 atleti. A vincere è stato il giovane Cristiano Mineo (Palermo Running) con l’ottimo tempo di 1h14’39. Al secondo posto, staccato, ma autore di una ottima gara di rimonta Mario Piraino (Pol. Atletica Bagheria) in 1h17’06; terzo Carlo Marino (GP Amatori Valderice) in 1h17’16. Tra le donne, dell’atleta Federica Cernigliaro, che ha fermato il crono a 1h18’15. L’atleta ericina tesserata per la Polisportiva Atletica Bagheria, è giunta sesta nella classifica assoluta preceduta da soli cinque uomini.
Seconda piazza per Carla Grimaudo (Lipa Atletica Alcamo) in 1h31’34. Terza, Letizia Sucameli (Polisportiva Team Francesco Ingargiola) con il tempo di 1h34’43. In totale, alla manifestazione hanno partecipato 972 atleti provenienti da 14 diverse nazioni e molti di loro, sui social, hanno espresso giudizi estremamente positivi sull’organizzazione della competizione, sulle bellezze paesaggistiche ammirate durante la gara (dal lungomare Boeo fino a poco prima dell’imbarcadero storico per Mothia e ritorno) e infine anche sulla cucina lilibetana.