Trapani, con la Casertana l'emblema della stagione: ko e niente playoff

L'emblema di una stagione, quella del "vorrei ma non posso". Il Trapani perde l'ultima partita stagionale, in casa con la Casertana, e dice addio ai playoff nonostante il Giugliano sia stato sconfitto in casa dal Benevento, l'unico risultato che avrebbe aperto le porte degli spareggi promozione ai granata. Ma soltanto in caso di vittoria.

E nonostante quell'unico risultato che doveva maturare sugli altri campi diventava realtà, il Trapani si è accartocciato su se stesso ed ha perso 1-0 con la Casertana in quella partita che doveva essere giocata, invece, a mille, per non lasciare nulla di intentato.

Le premesse d'erano tutte in favore dei granata, a cominciare dalle tre vittorie consecutive nelle ultime tre giornate e dal rinnovo dell'allenatore Salvatore Aronica, confermato alla guida del Trapani per la prossima stagione a 90 minuti dalla fine della stagione.

Tutti si aspettano una squadra trapanese che scenda in campo con la voglia di mettere subito le cose in chiaro, anche se contro c'è una Casertana che ha bisogno di punti per evitare i playout. E, alla fine, è la voglia di salvezza dei campani ad avere la meglio.

Aronica manda in campo i suoi con il 3-4-2-1, confermando il giovane Barosi in porta al posto di Ujkaj e i primi minuti paiono di buon auspicio, con il tiro di Mulè dopo pochi minuti.

Poi, però, Barosi sbaglia l'uscita e la Casertana all'11' trova il gol con il colpo di testa di Vano e la rete getta il gelo sul Provinciale, dove gli spettatori erano convinti di poter esultare a fine partita, soprattutto dopo che dieci minuti dopo il Benevento passa in vantaggio sul Giugliano.

Il Trapani fatica a reagire e, anzi, la Casertana colpisce un palo con Falasca, poco prima che Aronica prova a scuotere i suoi facendo entrare Ongaro al posto di Mulé, passando al 4-2-4, con l'obiettivo di "svegliare" i suoi. E, subito, ci provano Carraro e Hraiech, mail primo tempo termina con la Casertana in vantaggio 1-0.

Nella ripresa cambia poco, se non lo spotamento di Piovanello a terzino destro in uno schieramento sempre ultraoffensivo, anche se di occasioni pericolose il Trapani non riesce a costruirne.

La partita è spezzettata, con la Casertana che riesce a perdere tempo, tanto che l'arbitro concede otto minuti di recupero, ma neanche durante questo extratime, il Trapani riesce a tirare in porta e, così, al triplice fischio finale a far festa è solo la Casertana.

Al Trapani resta l'amaro in bocca per quello che poteva essere e che, invece, non è stato. Dal sogno della promozione diretta all'incapacità di conquistare i playoff. Nonostante ci fossero tutte le condizioni per poterlo fare.