Trapani si è stretta attorno al ricordo di Papa Francesco con un affetto semplice, ma profondo. Da martedì mattina, la Prefettura ha aperto un registro di condoglianze per permettere a tutta la cittadinanza di lasciare un pensiero, una preghiera, un ringraziamento. Fino a oggi il libro sarà disponibile fino alle 19 in orario continuato.
I funerali di Papa Francesco si terranno questa mattina alle 10 in Piazza San Pietro. La cerimonia sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re e trasmessa in diretta su Rai 1, Canale 5, La7, Tv2000 e SkyTG24, oltre che in streaming su RaiPlay e sul canale YouTube di Vatican News. Sarà un momento di raccoglimento universale, ma intanto, a Trapani, è il popolo che si stringe attorno al proprio registro, lasciando che la gratitudine e l’amore parlino con parole semplici scritte sul registro di condoglianze. Un’iniziativa,questa, voluta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha subito trovato partecipazione e commozione.
Il primo messaggio ufficiale è stato quello del prefetto Daniela Lupo, che ha espresso il cordoglio delle istituzioni e delle autorità del territorio. Ma il registro, pagina dopo pagina, è diventato la voce della gente comune, di chi ha sentito Papa Francesco come un padre, un amico, un fratello. Anche la redazione di Tp24 ha voluto esprimere pubblicamente il proprio dolore, ricordando la figura di un pontefice che "si inserisce nella storia e getta luce tra le ombre della universa umanità".
Sono parole sincere quelle che si leggono nel registro. C’è chi ha scritto: "Caro Papa, il tuo popolo ti sarà sempre grato", chi ha semplicemente lasciato un "Ti voglio bene", e chi ha voluto affidarsi alla protezione della "Madonna di Trapani", perché da lassù il Santo Padre continui a vegliare.
Non c’è retorica, ma emozione vera. "Grande esempio di amore e fedeltà", scrive qualcuno, ricordando come Francesco abbia saputo portare la Chiesa tra la gente, con umiltà, con coraggio, accanto agli ultimi. Qualcuno si è sentito orfano: "Un padre è necessario alla sua gente, e tu lo sei stato", recita un messaggio, e in poche parole racchiude un legame che andava oltre la religione.
Francesco era "un Santo Papa in mezzo ai fedeli, agli umili di tutta l’umanità, testimone dell’amore di Gesù", come ha scritto con la calligrafia incerta un anziano. Era il Papa buono, quello che "ha rinnovato la Chiesa Cattolica mostrandone il volto più umano".
E nelle prime pagine c'è chi ha scritto in modo deciso: "rifiutiamo la cultura dell’odio e dell’indifferenza, accogliamo la cultura dell’amore". E forse, in queste righe, c’è tutto quello che Papa Francesco ha voluto insegnare.