Si terrà il 3 maggio il primo congresso comunale di Fratelli d’Italia a Mazara del Vallo. L’appuntamento di “Una nuova generazione di idee che diventano azioni”, come lo hanno definito, è alle ore 17.00 presso l’Auditorium “Mario Caruso” di Mazara.
Mentre i sindaci e i consiglieri comunali sono impegnati in una campagna elettorale per le elezioni di secondo livello per il Libero Consorzio, che si svolgeranno il 27 aprile, e che li vedono discutere di deleghe e posizioni, i meloniani di Mazara sono impegnati a costruire il partito.
I tesserati in totale sono 427, si va verso un congresso unitario, poi si comporrà un direttivo di 15 persone, che saranno così divisi: i capo dei dipartimenti tematici, un responsabile organizzazione, un responsabile tesseramento, un responsabile che si occuperà di tenere i rapporti con tutti gli altri Comuni, un coordinatore politico, due vice coordinatori, un portavoce, un segretario comunale.
I ruoli più importanti saranno proprio quelli di responsabile organizzazione e tesseramento. Ruolo determinante quello del portavoce, che avrà la responsabilità di comunicare le questioni del partito ai media e agli alleati, ruolo fondamentale che se non esercitato in modo corretto rischia di diventare un boomerang.
Il responsabile dell’organizzazione dovrà, invece, fare sintesi, mettere a sistema le varie attività; il responsabile del tesseramento avrà il difficile compito di far crescere le adesioni al partito. Tessera dopo tessera.
Non c’è nulla, dicono i dirigenti, lasciato al caso, ogni ruolo sarà colonna fondamentale del partito.
Si tratta di una classe dirigente che si è presentata con lista e simbolo alle scorse amministrative, tutti volti nuovi, su cui nessuno avrebbe scommesso molto, e invece sono stati necessari per l’elezione di Salvatore Quinci sindaco, consegnando 2300 consensi. Ad avere voluto questa rivoluzione generazionale è stato Paolo Torrente, attuale vice presidente provinciale di Fratelli d’Italia, uomo di Gaetano Galvagno, presidente dell’ARS.
Torrente lo ha ribadito: “Stiamo lavorando ad una nuova classe dirigente, lo abbiamo fatto già al livello provinciale e tra poco chiuderemo il cerchio con il congresso cittadino. I partiti stanno in piedi se hanno solide basi costruite da uomini, donne, giovani che determinano le azioni da intraprendere per il proprio territorio. Senza tutto ciò, non sarebbe politica, ma solo una serie di attese di avvenimenti elettorali fini a se stessi”. E proprio Torrente non è nuovo alle sorprese, anche il 3 maggio presenterà, insieme ai mazaresi, uno schema dirigenziale che dovrà affrontare le prossime sfide elettorali e di radicamento.
Per Giampaolo Caruso, assessore meloniano: “Il congresso del 3 Maggio è un punto di arrivo e di partenza allo stesso tempo. La vittoria elettorale che ci ha premiato diventa una motivazione in più per costruire un partito strutturato. Non siamo solo una comunità di uomini, donne, giovani e saggi che si sono candidati qualche tempo fa! Siamo una comunità identitaria strutturata che si è presa la responsabilità di affrontare problemi del territorio e la gente chi dato fiducia. Un partito serio e organizzato come il nostro si nutre di competenze di tutte le categorie produttive e professionali, per portare soluzioni a questi problemi. Questo è quello che faremo, perché è sicuro che possiamo farci guardare negli occhi”.