La prima sezione della Cassazione ha confermato le condanne inflitte a tre delle persone coinvolte, nel luglio 2022, in un’operazione anti immigrazione clandestina (“Charon”) della Guardia di finanza di Agrigento. Si tratta degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato.
Tra i condannati, c’è anche il 41enne marsalese Angelo Figuccia, secondo l’accusa inserito all’interno dell’organizzazione in qualità di scafista e guardiano dei mezzi nautici (gommoni superveloci) e delle strutture di ricovero degli stessi. Gli altri due condannati sono il tunisino Nouri Ejjed, di 51 anni, e Diego Fazio, di 48 anni, di Canicattì. Per loro, l’11 aprile 2024, la Corte d’appello di Palermo confermò le condanne inflitte con rito abbreviato dal gup di Palermo l’11 luglio 2023. Condanne comprese tra i tre anni e quattro mesi di reclusione, con 148 mila euro di multa, e gli otto anni e 8 mesi, con 360 mila euro di multa. Ejjed e Fazio, furono ritenuti colpevoli anche del reato associativo. Oltre a rigettare i ricorsi, la Cassazione (presidente di sezione Giuseppe De Marzo) ha anche condannando i ricorrenti anche al pagamento delle spese processuali.
Dalle indagini delle Fiamme Gialle emerse che la rotta programmata per far arrivare in Italia immigrati clandestini, con gommoni di lusso superveloci, anziché le solite carrette del mare, era Tunisi-Marsala. Ed è il piccolo porticciolo di San Teodoro a nord di Marsala, quello che gli inquirenti della Guardia di Finanza, ritengono sia stato usato come base logistica per le imbarcazioni che venivano utilizzate per i viaggi dall’Africa. Ma gli inquirenti hanno anche accertato alcuni viaggi che, al contrario, partivano dalla Sicilia per far espatriare clandestinamente soggetti ricercati dalle forze dell'ordine. L’operazione “Charon” portò all’emissione di dieci misure cautelari e al coinvolgimento di ben cinque province, oltre che Agrigento, anche Trapani, Caltanissetta, Messina e Siena.