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24/04/2025 06:00:00

Lo scandalo referti. Così l'Asp di Trapani ha provato a mettere una pezza, ma era troppo tardi

 Lo scandalo dei ritardi per i referti istologici ha creato una serie di allarmismi e di scollamento in quella che è la fiducia tra gli utenti e l’ASP di Trapani.


Si è appreso come non esistessero le buone pratiche clinico assistenziali, che riguardavano anche la tempistica, così da far intervenire direttamente l’assessorato alla Salute.
Le buone pratiche clinico-assistenziali in Anatomia Patologica sono raccomandazioni e procedure considerate efficaci, queste pratiche possono riguardare l'appropriatezza diagnostica, la gestione dei campioni, la comunicazione dei risultati e la gestione del rischio clinico.

Se in un reparto di anatomia patologica non ci sono le buone pratiche, possono verificarsi errori diagnostici, ritardi nella diagnosi e conseguenze negative sulla salute del paziente. La mancata adozione di protocolli e procedure standardizzati può portare a risultati errati, ritardi nell'elaborazione dei campioni e a una gestione non ottimale dei pazienti. Generalmente l’attuazione delle buone pratiche clinico-assistenziali richiede la collaborazione tra diversi professionisti sanitari, tra cui l'anatomopatologo, il medico di riferimento e gli infermieri.

Lo scandalo scoppia mediaticamente il 26 febbraio 2025, del problema però l’ASP ne era a conoscenza perché vi erano state delle denunce da parte del legale della professoressa Maria Cristina Gallo e le relative interrogazioni parlamentari, tutte datate 2024.


La pezza dell’ASP
Il 4 dicembre del 2024 viene siglato il percorso intra aziendale del campione cito-istologico destinato all’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica di Trapani.
L’atto è stato preparato, quindi firmato, dal Dirigente medico Laura Miceli, dal Tecnico di laboratorio biomedico, dell’Unità Complessa di Anatomia Patologica e
Citodiagnostica del Presidio Ospedaliero di Trapani, Nicoletta Giurlanda; verificato poi dal Direttore sanitario Gaetano Migliazzo, dal Direttore di Dipartimento Oncologico, Leonardo Zichichi, dal Responsabile di Unità Semplice per la Qualità Aziendale e Rischio Clinico, Maria Anelli, dal PDS Infermiere di Unità Semplice per la Qualità Aziendale e Rischio Clinico, Martina Sanacore. Approvato infine dal Direttore generale Ferdinando Croce.

Cosa dice l’atto
Si tratta della procedura gestionale di sistema che regolamenta le attività relative al processo che genera la ricezione, l'invio, il trasporto e la consegna del campione istologico e/o citologico, dalle Unità Operative, Servizi, Ambulatori dei Presidi Ospedalieri dell'ASP di Trapani all'Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica e Citodiagnostica del P.O. "S. Antonio Abate" Trapani.
L’obiettivo è quello di regolamentare ed uniformare i comportamenti degli operatori coinvolti dal momento del prelievo di campioni cito-istologici presso le Unità Operative dei Presidi Ospedalieri, fino all'accettazione presso l’ Anatomia Patologica e Citodiagnostica dell’ospedale di Trapani e alla consegna finale dei referti; garantire la corretta identificazione dei campioni;
garantire la consegna dei campioni nei tempi e nelle modalità stabilite; dare tracciabilità all'intero processo con i relativi livelli di responsabilità.
La procedura indicata il 4 dicembre viene inviata a una lunga lista di personale medico, di laboratorio e i quadri dirigenti.


La procedura
Le varie figure professionali devono consentire la tracciabilità dei campioni biologici in tutto il loro percorso, dal reparto richiedente fino alla consegna all'unità accettante di Anatomia Patologica e Citodiagnostica di Trapani. Quindi: i contenitori dei campioni devono essere custoditi e trasportati in borsa esclusivamente a questo dedicata; ogni campione, o campioni multipli dello stesso paziente, vengono accompagnati da apposita richiesta di esame cito-istologico, compilata con i dati anagrafici del paziente, Unità Operativa, regime di ricovero, tipo di materiale inviato, notizie cliniche, quesito diagnostico, notizie su eventuali esami istologici precedenti timbrata e firmata, in modo leggibile, dal medico richiedente e dalla scheda - elenco; i campioni multipli di un unico paziente vanno numerati progressivamente e descritti correttamente nella richiesta; i campioni cito-istologici di tutti i Presidi Ospedalieri della provincia perverranno all’Unità di Anatomia Patologica e Citodiagnostica di Trapani seguendo un calendario settimanale.

E’ stato detto che le Linee guida ministeriali del 2015 non sono più adattabili perché nel 2017 di fatto vengono superate da altra norma, quindi c’è una voragine in cui c’è finita dentro l’ASP di Trapani per totale mancanza di organizzazione e di comunicazione interna.
Esistono però le Linee Guida emanate dalla Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia (SIAPeC) e dall’Associazione italiana oncologica medica. Le ultime risultano aggiornate al giugno 2022.

 


Le responsabilità
Non solo si mette nero su bianco quale deve essere la procedura, si evidenziano tutte le figure coinvolte, ma pure si parla chiaramente di soggetti responsabili in questa catena di elaborazione.
Non stranizza questo ma il fatto che avvenga solo il 4 dicembre.
E’ il dirigente medico dell’Unità Operativa, che ha in carico il paziente, ad essere responsabile del prelievo, a compilare in modo chiaro e leggibile, con timbro e firma, il modulo con richiesta di esame, verificare la esatta conservazione del campione, predisporre l’invio. L’infermiere della stessa Unità Operativa è responsabile del controllo della corrispondenza tra i dati trascritti sul campione e sulla documentazione allegata, della consegna dei campioni. Il personale della direzione sanitaria di presidio che riceve il campione deve: verificare il numero dei contenitori e la coerenza delle etichette; controllare la scheda elenco dei campioni; conservare in modo sicuro i campioni; predisporre nota di trasmissione con numero di pazienti, numero di campioni; consegna. Il personale addetto all’accettazione di Anatomia Patologica è responsabile della presa in carico della borsa contenente i contenitori dei campioni istologici- citologici; alla verifica della congruenza e completezza tra i dati presenti sulla richiesta e quelli riportati sul contenitore del campione; apposizione della firma di avvenuta ricezione; consegna dei referti delle diagnosi in uscita relativi ai pazienti delle rispettive Unità Operative del Presidio Ospedaliero di appartenenza.

 

 

 

 

 

 

 



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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