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23/04/2025 06:00:00

Settimana della salute della donna: visite gratuite e prevenzione all’ASP di Trapani

 Si è celebrata ieri la Giornata nazionale della salute della donna, costituita nel 2015 su iniziativa della Fondazione Atena Onlus e promossa dal ministero della Salute.


E’ stata la decima edizione dedicata ai temi dell’innovazione, dei cambiamenti demografici e dell’equità, con l’obiettivo di riflettere sulle trasformazioni in corso e sulle strategie da adottare per rispondere ai nuovi bisogni di salute delle donne.
Le sfide principali, che il sistema sanitario dovrà affrontare per garantire e sostenere la salute delle donne in Italia, passano dalla gestione della cronicità alla promozione del benessere mentale, con investimenti dedicati alla medicina di genere su servizi territoriali accessibili e gratuiti. E ancora lotta alle disuguaglianze, attraverso politiche che riducano i divari territoriali, economici e culturali, potenziamento della formazione del personale sanitario su differenze di genere e implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici personalizzati per patologie femminili.

Le parole della Meloni
La Premier in un messaggio in occasione dell'evento di Agenas ha ricordato che il Governo investe in prevenzione: “Questo governo considera centrale gli investimenti sulla prevenzione e stiamo lavorando per un cambio di paradigma promuovendo screening e corretti stili di vita. Siamo convinti che i programmi di screening debbano essere sempre più diffusi e ci sono margini di miglioramento”.

L’intervento del Capo dello Stato
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato che “La Costituzione italiana, all’articolo 32, riconoscendo la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, afferma il principio della pari dignità di ogni persona, garantendo un equo accesso alle cure mediche. Una prescrizione che fa propria la necessità di percorsi di cura con strumenti e protocolli pienamente adeguati alla salute femminile. Negli ultimi anni, l’Italia ha intrapreso importanti passi avanti in questa direzione, introducendo la medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale con la legge numero 3 del 2018 che ha promosso un approccio sanitario più sensibile alle differenze tra uomini e donne, valorizzando le specificità femminili nella ricerca, nella prevenzione e nell’assistenza sanitaria, in linea con gli obiettivi globali di salute stabiliti dall’Agenda 2030. Nonostante questi progressi significativi, persistono tuttavia ancora marcate disuguaglianze sanitarie che penalizzano le donne”.

I risultati
Negli ultimi dieci anni l’attenzione alla salute della donna in Italia e nel mondo è cresciuta a livello scientifico. Lo sottolinea l’Istituto superiore di Sanità, che ha fatto il punto, le differenze di genere riguardano la cardiologia(+52%), i tumori (+50%), l'efficacia delle terapie oncologiche (+44%), le strategie di prevenzione e stili di vita (+53%), il diabete (+52%), le malattie autoimmuni (+61%), gli effetti delle vaccinazioni (+44%).

Progressi sono stati fatti in questi anni, in termini di salute al femminile e prevenzione, con l'introduzione del test HPV per il tumore al collo dell’utero, che ha sostituito gradualmente il Pap-test nelle donne di età superiore ai 30 anni in molte Regioni. C’è stata inoltre una crescita della consapevolezza sull’endometriosi, con più iniziative per la diagnosi precoce e il riconoscimento della patologia come malattia cronica.
In 15 anni mortalità ridotta di oltre il 20% per le donne giovani con tumore
Il Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Iss, diretto da Mauro Biffoni, sottolinea che in oncologia si è assistito negli ultimi decenni ad un progressivo aumento della sopravvivenza in molti tipi di tumori maligni, frutto dell'introduzione di nuove terapie e di diagnosi in stadi più precoci che hanno interessato sia uomini che donne. Per quanto riguarda le donne la mortalità per tumori si è ridotta di oltre il 20% nella fascia di età 20-49 anni dal 2006 al 2021. Nel 2024 si stimava che vivessero dopo una diagnosi di tumore circa 2 milioni di donne di cui la metà con una sopravvivenza che superava i 10 anni, un dato indicativo dell’efficacia delle terapie disponibili.

Le iniziative dell’ASP Trapani
L’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, in sinergia con la Fondazione Onda ETS, organizza l’ “Open week della salute della donna” dal 22 al 30 aprile, con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile.
Al Sant’Antonio Abate di Trapani verranno offerti, coordinati dall’Unità operativa Ostetricia e ginecologia, diretta da Vito Iannone, in collaborazione con le UOC di Cardiologia e Neonatologia, servizi clinici, diagnostici e informativi in maniera gratuita e in diverse aree specialistiche della medicina: cardiologia, ginecologia, ostetricia, neonatologia e pediatria. In particolare, sarà possibile effettuare visite, consulenze e colloqui nell’ambito della prevenzione cardiovascolare in gravidanza e in menopausa, della salute del pavimento pelvico, della contraccezione e dell’allattamento.


Sarà possibile, inoltre, effettuare la vaccinazione gratuita contro il papilloma virus. Infine mercoledì 30 aprile, la settimana della salute si concluderà rivolgendo un’attenzione particolare ai soggetti più fragili della popolazione femminile, che potranno effettuare ecografie e pap test con il personale medico e ostetrico dell’ambulatorio di ginecologia.


Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere ai seguenti recapiti telefonici: 0923-809510 (lunedì/ venerdì ore 12-16 e sabato ore 9-12) per l’UOC di Ginecologia e di Neonatologia; 0923-809369 (lunedì/ venerdì ore 9.00-14.00) per l’UOC di Cardiologia.
Inoltre sul sito www.bollinirosa.it è possibile conoscere tutti i servizi offerti, con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione.



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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