Sobrietà. Il Consiglio dei Ministri (CdM) italiano ha dichiarato cinque giorni di lutto per la morte di papa Francesco, che termineranno con i funerali fissati per sabato 26 aprile alle ore 10. Il periodo di lutto è iniziato ufficialmente il 21 aprile, giorno del decesso.
Al termine del CdM, il ministro per la Protezione Civile, le Politiche del Mare e il Sud, Nello Musumeci, ha risposto così a una domanda sul provvedimento e sulla concomitanza con il 25 aprile: "Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone."
Una dichiarazione che ha fatto discutere.
Il 25 aprile — come molti hanno fatto notare — sarà l’80º anniversario della Liberazione: non una partita di calcio, né un evento d’intrattenimento, ma una giornata dedicata alla memoria della liberazione dal regime fascista, che trascinò la nazione nella seconda guerra mondiale a fianco dei nazisti. Una memoria su cui si fonda la Costituzione della Repubblica.
Dunque, celebrare il 25 aprile non rappresenta un oltraggio al lutto per papa Francesco, che anzi — da semplice parroco — visse sulla propria pelle la repressione della dittatura militare di Jorge Rafael Videla, che governò l’Argentina dal 1976 al 1981 e, di fatto, fino al 1983 attraverso i suoi luogotenenti.
Ma a proposito di sobrietà, il fondatore di Diventerà Bellissima — i siciliani ancora aspettano — non ne fece uso nel maggio 2024, quando a proposito del bradisismo a Pozzuoli e dintorni dichiarò: "Chi ha scelto di vivere nell’area dei Campi Flegrei sapeva di vivere in un’area difficile che presenta rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema, e questo è un grande limite. Serve una convivenza vigile col pericolo. Se decidi di stare in quel luogo, ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile, con maggiore consapevolezza."
Dimenticando, forse, che fu europarlamentare e presidente della provincia di Catania, eletto con il partito MSI/AN nei governi Berlusconi del 1994 e 2003, e autore di due condoni edilizi.
Non contento, nel febbraio di quest’anno — durante lo sciame sismico più lungo che la storia dei Campi Flegrei ricordi — ha pensato bene di commentare… il Festival di Sanremo, il vincitore Olly e la pasta col finocchietto.
Sul piatto gastronomico ci ha deliziati così: "Militello (Catania), devi andarci apposta, come in un eremo. E puoi andarci per almeno due motivi, se non sei del luogo: per ammirare il patrimonio d’arte barocca, che lo ha reso Patrimonio UNESCO, o per gustare i piatti tipici locali. La pasta con la mollica e il finocchietto selvatico è un trionfo." Silenzio assoluto, fino a quel momento, sull’attività del vulcano.
Che dire: tutto all’insegna della sobrietà. Bergoglio sarà felice. Buona festa della Liberazione.
Vittorio Alfieri