Un'opera strategica per la viabilità urbana di Trapani, ma ancora ferma al palo. Il sottopassaggio ferroviario tra via Marsala e via Fardella, pensato per eliminare il passaggio a livello e garantire il collegamento tra le due principali direttrici cittadine, oggi è al centro di un’impasse tecnica e progettuale che rischia di far slittare ulteriormente la realizzazione.
A novembre 2024, i lavori risultano ufficialmente sospesi. A bloccarli è stata la stessa impresa appaltatrice, la Cosell, che ha segnalato a Rete Ferroviaria Italiana alcune criticità tecniche emerse nella fase di avvio del cantiere. Le problematiche, secondo quanto trapela, sarebbero legate a difficoltà di tipo esecutivo che necessitano una revisione progettuale o almeno un adeguamento delle modalità d’intervento. Una situazione così delicata da spingere Trenitalia ad avviare una procedura di diffida nei confronti dell’impresa, mentre l'intera operazione si trova ora in una fase di stallo. La preoccupazione è che l’opera, già esclusa dai finanziamenti del Pnrr, possa subire un’ulteriore frenata se non addirittura una revisione dell’intero iter.
La mancata inclusione del progetto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stata una scelta che oggi pesa. Il sottopasso segue un canale parallelo di finanziamento, con un proprio percorso autonomo. Eppure, se fosse stato integrato nei lavori per l’elettrificazione della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, l'intervento avrebbe potuto procedere in sinergia, evitando quella che si preannuncia come una nuova lunga interruzione della tratta. I lavori per il sottopasso, infatti, non sono stati avviati in contemporanea con quelli per il riammodernamento della linea ferroviaria. Così, una volta terminato l’intervento sulla linea, si renderà necessaria una nuova sospensione della circolazione dei treni per almeno due mesi, solo per permettere il completamento dell’opera viaria.
Tra le altre criticità non ancora risolte, c’è anche la questione idraulica. Il progetto del sottopasso deve fare i conti con la gestione delle acque pluviali, un tema che a Trapani resta particolarmente complesso. I Comuni di Trapani ed Erice hanno affidato a un tecnico, l’ingegnere Venturini, uno studio approfondito per garantire la tenuta del sistema in caso di eventi meteo estremi. Il sottopasso sarà infatti dotato di pompe e canali di scolo, con tiraggi laterali e raccordi ai collettori esistenti. Secondo quanto emerso, il sistema sarà in grado di smaltire circa il 90% delle acque meteoriche. Ma resta il nodo del restante 10%, che rischia di rendere vulnerabile l’opera in caso di bombe d’acqua o alluvioni.
E proprio in questo contesto emergono le criticità del sistema di canali cittadini. Il principale punto debole sarebbe rappresentato dal canale Reda, un antico corso d’acqua a servizio delle saline, il cui compito è quello di portare l’acqua del mare nell’entroterra verso le vasche per la coltivazione del sale. Per rendere davvero efficace il sistema di drenaggio, bisognerebbe invertire il verso del flusso. Un’operazione che implicherebbe un intervento radicale sull’intera infrastruttura idraulica urbana, con costi e tempi difficilmente sostenibili.
A oggi, RFI avrebbe aquisito anche alcuni immobili su via Marsala per consentire l’allestimento del cantiere, segno che l’opera non è stata accantonata. Anzi diventa la sua realizzazione è attualmente ancora più urgente se si considera che, nell’ambito del riammodernamento complessivo della linea ferroviaria, tre passaggi a livello verranno definitivamente soppressi: quello di Xitta e quello a Marausa- Locograndequello e proprio quello di via Marsala: fulcro del progetto del sottopasso. In assenza di collegamenti alternativi, la città rischia di restare “spezzata” tra la zona nord e quella sud, con ripercussioni pesanti per la mobilità urbana, per il trasporto pubblico e per l’intera organizzazione quotidiana di lavoratori, studenti e famiglie.
A oggi, l’orizzonte temporale è chiaro: le delibere approvate dal Comune e pubblicate sull’albo pretorio indicano la scadenza dei servizi sostitutivi per le ferrovie entro la fine di agosto. Segno che, con l’inizio del nuovo anno scolastico, la linea Trapani–Castelvetrano dovrebbe tornare in funzione, alleggerendo almeno in parte la pressione sul sistema urbano. Ma per garantire una viabilità davvero sostenibile, il sottopasso resta una priorità non più rinviabile.
Un'infrastruttura che non solo migliorerà la circolazione ma che, una volta realizzata, metterà fine al paradosso di una città costretta a fermarsi ogni volta che passa un treno.