Gli occhi puntati sull’ASP di Trapani, dopo lo scandalo referti, non sono solo quelli dei media, degli ispettori regionali e ministeriali ma soprattutto dei politici che, a vario titolo, ne hanno fatto un cavallo di battaglia, di propaganda, di opposizione. Attenzione, c’è un’altra opposizione che non parla, non ha rilasciato alcuna intervista o dichiarazione, che si è sottratta alla volontà di entrare nel merito, ed è una opposizione silente che compone la maggioranza di governo regionale. Forza Italia, Dc, Lega, Noi Moderati hanno deciso di non spendere una sola parola in favore del Direttore generale Ferdinando Croce, magari avranno mandato qualche messaggio privato di vicinanza, ma il profilo è stato bassissimo.
Italia Viva all’attacco, i dati dell’ASP smentiscono i renziani
Alberto Di Girolamo non è solo un cardiologo, primario, in pensione, non è solo nemmeno un ex sindaco di Marsala, oggi è un uomo di apparato politico: è responsabile regionale di Italia Viva per la Sanità. Si dovrà quindi occupare anche di Palermo, Enna, Ragusa, Catania e così via. Nel suo ultimo intervento da uomo di partito, quindi non più con una visione asettica ma tarata politicamente, ha parlato di altri ritardi: “Centinaia di donne avrebbero fatto la mammografia secondo le procedure di screening e da mesi sono in attesa del referto, così come tanti altri per la ricerca del “sangue occulto nelle feci. Questi screening sono quelli più comuni a cui i cittadini, soprattutto se invitati, si sottopongono per una diagnosi precoce di una eventuale neoplasia alla mammella e/o al colon retto. Neoplasie comuni con alta probabilità di guarigione se diagnosticate precocemente e curate in centri di eccellenza. Se questo nuovo ritardo nella refertazione dovesse corrispondere a verità, come sembrerebbe, ci si potrebbe trovare di fronte a un altro scandalo. Nel meridione, per questioni culturali e per mancanza di centri di riferimento, non sono tante le persone che si sottopongono ad accertamenti preventivi, e a pagamento comprensibilmente sono ancora di meno”.
Di Girolamo a sostegno di quello che dice non indica né la provincia di riferimento né un dato, un numero preciso di referti in arretrato, parla di “Sicilia”.
L’ASP di Trapani ha deciso di smentire, con dati alla mano, la voce che Italia Viva aveva messo in giro: "In relazione allo screening di prevenzione mammografico effettuato dall’Asp nel 2024, si precisa che tutti gli esami effettuati sono stati letti regolarmente e conseguentemente tutte le donne suscettibili di approfondimenti sono state chiamate per gli accertamenti successivi, nei tempi previsti”.
A dichiararlo è stata la responsabile del Centro Gestionale Screening dell’ASP Trapani, Ranieri Candura.
I dati
La dottoressa Candura ha poi esplicitamente indicato i numeri: “In questo momento sono state già refertate, in doppia lettura, le mammografie effettuate fino all’11 aprile 2025; le relative lettere verranno inviate entro oggi, venerdì 18 aprile. Secondo gli ultimi dati completi disponibili, sono state effettuate 4.958 esami della coorte 2023 e tra questi sono stati individuati 47 cancri di cui 34, pari al 72,3%, in stadio I con un tasso di guarigione/sopravvivenza del 95%; questi sono i dati dello screening in linea con quelli nazionali. Da fine gennaio 2025 non solo la refertazione ma anche l’invio degli esiti avviene quasi in tempo reale”. Per quanto riguarda lo screening del colon retto ha evidenziato che “Non c’è stato e non c’è alcun ritardo o rallentamento sia nell’esecuzione delle analisi dei campioni che sono pervenuti, così come nel richiamare i soggetti positivi; la settimana scorsa sono stati chiamati i soggetti risultati positivi nella settimana dal 31 marzo al 4 aprile. Secondo gli ultimi dati completi disponibili, sono state effettuate 4.857 esami della coorte 2023 e tra questi sono stati individuati 11 cancri e 31 lesioni precancerose, pari al 73,8%, che vengono asportate; questi soggetti sono poi seguiti mediante esami di follow-up personalizzati”.
Vulnus ultime delibere Croce
Il 28 marzo, poco prima che il Direttore generale Ferdinando Croce venisse raggiunto dal provvedimento di revoca con sospensione, sono state firmate 20 delibere di conferimento incarico. Sulle stesse si era aperta una ulteriore fase critica: questione di opportunità rincorreva quella di legittimità.
A sanare il vulnus Danilo Palazzolo, Direttore amministrativo facente funzione di Manager, che il 16 aprile ha confermato le 20 delibere del 28 marzo.
Annullata delibera di gennaio
Palazzolo, dopo avere incontrato il Dirigente del Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato regionale della Salute, ha provveduto ad annullare le delibere del 23 e 31 gennaio del 2025 a firma Croce.
Si tratta di delibere che riguardano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Missione 6 – Salute . L’ ASP di Trapani è chiamata alla realizzazione di 3 Ospedali di Comunità, 13 Case della Comunità, 4 Centrali Operative Territoriali.
Si tratta di interventi finanziati con fondi del PNRR e con fondi FOI (Fondo Opere Indifferibili), con le delibere di gennaio scorso si proponeva al Dipartimento regionale per la Pianificazione Strategica “la parziale rimodulazione delle risorse assegnate, per la realizzazione degli interventi, con invarianza del loro ammontare complessivo, finalizzata ad unificare, per ciascun intervento, la rispettiva fonte finanziaria, così da individuare interventi unicamente finanziati dal PNRR e FOI ed interventi unicamente finanziati dall’art. 20 Legge n. 67/88 (interventi 6 e 11), ciò al fine di semplificare le relative procedure di rendicontazione della spesa generata per la realizzazione degli interventi stessi”.
Il Dirigente regionale ha comunicato, il 3 aprile, l’impossibilità di procedere alla rimodulazione delle risorse finanziarie, ed ecco la necessità di annullare le delibere.
Criticità per Trapani
Ci sono poi delle criticità anche per la realizzazione della Casa della Comunità di Trapani centro, si tratta di problemi legati al recupero funzionale di un immobile storico, sottoposto a vincolo di carattere architettonico monumentale, situato in prossimità della zona portuale di Trapani “la cui progettazione esecutiva è stata oltremodo rallentata da imprevisti di carattere geologico che hanno comportato un incremento di complessità delle opere di adeguamento sismico della struttura, oltre che dal doveroso rispetto dei vincoli posti dalla Soprintendenza, che, complessivamente, hanno determinato, oltre ad un incremento del tempo di progettazione esecutiva, anche un considerevole incremento del complessivo costo dell’opera, asceso a complessivi € 4.810.073,63, a fronte di un finanziamento disponibile di € 2.619.506,00, derivante per € 2.305.346,00 da risorse PNRR ed € 314.160,00 dal Fondo Opere Indifferibili”.
Si è pertanto ritenuto necessario la parziale rimodulazione del programma PNRR prevedendo lo stralcio dei lavori di realizzazione della Casa della Comunità di Trapani centro, destinando le relative risorse previste nel PNRR (€ 2.305.346,00) per la copertura dei maggiori costi di altri interventi analoghi.