"Lux" di Giuseppe Cimarosa: ode equestre che illumina Selinunte e conquista il Premio Senofonte
Un vento di magia e armonia ha soffiato sul panorama del teatro equestre italiano, portando con sé un'opera di rara bellezza che ha saputo conquistare pubblico e critica. "Lux", la creazione di Giuseppe Cimarosa e della sua associazione "Equus", ha ricevuto il prestigioso Premio Senofonte 2024 come Miglior Produzione e Miglior Spettacolo nella sua categoria, un riconoscimento che suggella un percorso artistico di profonda intensità e originalità. Lo spettacolo, che aveva già collezionato ben quattro significative nomination, ha incantato il pubblico la scorsa estate nel suggestivo scenario del Parco Archeologico di Selinunte, un luogo che si è rivelato parte integrante della sua potente narrazione.
Il Premio Senofonte, nato dalla sinergia tra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) e le principali associazioni di settore, celebra quelle opere che, come "Lux", riescono a intrecciare arte, cultura e territorio, veicolando un messaggio di profonda umanità e valorizzando la ricchezza del patrimonio italiano. La recente cerimonia di premiazione, tenutasi a Roma durante il Forum Nazionale Spettacolo Equestre e Teatro Equestre in Italia, ha posto l'accento sull'importanza di produzioni che sanno emozionare e far riflettere, lasciando un segno indelebile nell'anima dello spettatore.
Chi ha assistito al suo ultimo spettacolo a Selinunte ha potuto vivere un'estasi armoniosa che tutto abbraccia, coinvolge e attrae: attori, cavalli, musiche, luci, canti... ogni elemento partecipa alla magia,creando un vortice ipnotico che travolge lo spettatore fino a fargli perdere il senso del tempo e dello spazio. Un vero attentato ai sensi, che esultano, incapaci di contenere l’esplosione delle emozioni che si fanno ingestibili. Tutto danza, persino le pietre antiche del tempio sembrano muoversi a ritmo con l’energia che permea la scena.
Queste parole, estratte dalla mia recensione successiva alla messa in scena, restituiscono vividamente l'esperienza immersiva e totalizzante offerta da "Lux". Giuseppe Cimarosa si rivela un vero maestro nel tessere una trama di emozioni attraverso il movimento fluido di attori e cavalli, la potenza evocativa della musica e il gioco di luci che accarezzano le antiche vestigia di Selinunte: Giuseppe Cimarosa incarna il centauro del mito, in un'intersezione perfetta tra uomo e cavallo. La
simbiosi tra il suo corpo e quello del destriero è una manifestazione visibile di meraviglia e stupore, dove la grazia e la forza si uniscono in un tutt'uno indissolubile. L’anima equina e quella umana si fondono in una comunione quasi mistica, che diventa simbolo della relazione tra l’uomo e la natura. Qui, la bellezza non è un concetto astratto, ma un’esperienza vissuta, tangibile. Il cavallo diventa il tramite, il ponte tra la terra e il cielo, la luce e la materia, purificando tutto ciò che tocca. È una redenzione necessaria, un percorso verso l’armonia, che solo l’arte, con la sua grande ostinazione, continua a mostrare con tanta chiarezza.
La simbiosi tra l'uomo e il cavallo, elemento centrale del teatro equestre, raggiunge in "Lux" vette di straordinaria espressività. Cimarosa non si limita a domare la potenza dell'animale, ma instaura con esso un dialogo corporeo e spirituale, una danza che trascende la semplice esibizione per farsi metafora della connessione primordiale tra l'essere umano e il mondo naturale. In questo contesto, il cavallo diviene un messaggero di bellezza e purezza, un tramite verso una dimensione più elevata dell'esistenza.
La scelta di Selinunte come palcoscenico per "Lux" non è casuale. La maestosità delle rovine antiche, immerse in un paesaggio di rara bellezza, dialoga in modo suggestivo con la narrazione dello spettacolo, amplificandone i temi centrali: la dialettica tra luce e ombra, la ricerca di armonia e la capacità
rigeneratrice dell'arte. Il sito archeologico stesso diviene un personaggio della rappresentazione, le sue pietre millenarie vibrano all'unisono con la performance, creando un'esperienza unica e indimenticabile.
Il meritato successo di "Lux" e di Giuseppe Cimarosa si estende idealmente a tutti gli artisti che hanno contribuito a rendere questa magia realtà: Eleonora Giudizi, Salvino Martinciglio, Alessandra Lamia, Mariele Chiara, Giuseppe Schifano, Vincenzo Maggio, Francesca Schirè, Angelo Fucarino, Pamela Pulvirenti, Antonino Currò, Elena Pizzo, Francesca Messana, Simona Puleo, Amalia Catania, Serena Buscemi, Irene Pascale, Flavio Rubino, Giuseppe Riserbato, e i Tamburi aragonesi di Giuseppe D'Alberti.
Il Premio Senofonte è un tributo alla loro dedizione artistica e alla loro capacità di emozionare il pubblico attraverso il linguaggio universale del teatro equestre. "Lux" non è solo uno spettacolo, ma un'esperienza sensoriale e spirituale che celebra la bellezza, la storia e la profonda connessione tra uomo, natura e arte.
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